La pulizia delle ottiche
Maggio 2005
Tutto questo tanto per tranquillizzare i piu' paranoici e dare qualche dritta agli altri...

Sulla pulizia delle ottiche ne ho sentite davvero di tutti i colori... e quindi adesso sparo anche la mia. La "mia" deriva dall'aver posseduto molti strumenti, dall'averli usati un numero impressionante di sere (e' difficile che si sporchi qualcosa se il telescopio esce dall'armadio 10 sere all'anno), in condizioni talvolte allucinanti dato che qui in Padania quando condensa.. CONDENSA SUL SERIO.

Andiamo per punti:

- Un ottica secondo me e' "sporca" quando non riflette piu' la luce radente. Quindi i granellini di polvere mi fanno un baffo... La storia che la polvere contribuirebbe a diffondere la luce (scattering) e' sicuramente fondata ma come altre cose... insignificante all'atto pratico. La luce diffusa intorno ai pianeti e' risultata sempre sostanzialmente invariata sia che avessi le ottiche linde che le avessi ridotte a una latrina. Quando l'ottica tende ad appannare ALLORA SI che si vede l'alone aumentare ma se controllerete il livello di appannamento necessario a creare una diffusione ben visibile e poi lo confronterete con il normale livello di sporcizia sull'ottica capirete PRESTO che siamo ad anni luce. Quindi... l'ottica non va pulita perche' altrimenti le prestazioni degradano, va pulita per ben altri motivi.

- Il vetro e' VETRO, non e' burro. Non angosciatevi con la paura di graffiare le superifici. Il vetro e' una cosa DURA. Quello che puo' graffiare la superifice (piu' che altro il trattamento antiriflesso) e' la presenza di qualche granello di polvere sul panno o il fazzoletto, oppure qualche corpo depositatosi sulla lastra e rimasto "incollato" dalla condensa. Comunque se anche per malaugurato incidente doveste produrre un graffietto... FREGATEVENE. NON SI VEDRA' MAI! Non noterete MAI la sua presenza! L'unica cosa che succede e' che farete una gran fatica a vendere quel telescopio perche' ogni sorta di furbetti si attacchera' a quel graffio per darvi una miseria. Piccola riflessione...: se un graffio alterasse le prestazioni in modo significativo NESSUNO vi darebbe un soldo.

- L'uso frequente in zone con elevata condensa e alto inquinamento atmosferico causa la necessita' di pulire MOLTO spesso le lastre. Questo perche' in seguito alla precipitazione del pulviscolo, sulla lastra si raccoglie di tutto, compreso agenti acidi che hanno la malsana caratteristica di intaccare i trattamenti antiriflesso se non rimossi rapidamente (nel senso di qualche giorno).


Questo e' cio' che raccolgo dopo OGNI sessione d'inverno sulla lastra di uno SCT

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Per pulire le ottiche procedo come segue e non ho MAI graffiato niente
(pulisco i rifrattori 4 volte all'anno e le lastre dopo ogni sessione).

- Utilizzate fazzoletti di carta di qualsiasi tipo basta che perdano pochi peletti. Ce ne sono in giro, basta selezionarli... Non usate stracci, panni e altre minkiate fotografiche. Costano molto e servono a niente. I panni inoltre tendono a raccogliere la polvere.

- Il pericolo viene come dicevo, da eventuali particelle di materiali duri. Se usate fazzoletti di carta siete tranquilli che li' non ce ne saranno ma sulla lastra potrebbero esserci particelle di roba pericolosa.

- Soffiate aria sulla lastra asciutta, NON usate quella delle bombolette perche' esce troppo FREDDA. A fronte di forti sbalzi termici alcune ottiche semplicemente ESPLODONO (in realta' reagiscono con una rottura chiamata "reticolazione"), come quelle Takahashi... Potete usare un compressore MA sparate PIANO e soprattutto verificate che NON perda olio. Soffiate prima su una superificie metallica e liscia e verificate che non ci siano tracce di olio.

- Alitate sulla lastra o sulla lente in modo da formare condensa. Questo e' il miglior liquido che io conosca per pulire le lenti (un suggerimento di Giacomo Giorgianni molti anni fa) ma se avete l'alito pesante potete usare acqua distillata. NON mettete MAI alcun liquido direttamente sulle lenti, bensi' bagnate il fazzoletto, altrimenti rischiate che del liquido si insinui chissa' dove. Se la superficie e' ridotta uno skifo lasciate il fazzoletto impregnato di acqua distillata a contatto con l'ottica e lasciate il tempo all'acqua di ammorbidire lo sporco. Poi sparate al cane che ha lasciato che si riducesse cosi'.

- Procedete con mano leggera ad asportare la condensa creata dal vostro alito, SENZA SPINGERE (soprattutto se lo sporco e' TANTO). Questa operazione va ripetuta diverse volte al fine di assicurarsi che il "grosso" dello sporco sia stato rimosso e con lui eventuali granelli duri e malefici. Cambiate CONTINUAMENTE la parte di fazzoletto che state usando in modo da non correre il rischio di raccogliere skifo da una parte e spalmarlo dall'altra... OKKIO, se avete la pelle grassa come la mia NON usate il fazzoletto dove lo avete toccato con le dita. Altrimenti spalmerete il vostro grasso ovunque.

- E' irrilevante il verso dei movimenti di pulizia, alcuni dicono in senso radiale, altri in senso circolare, sembra una questione religiosa e quindi non mi riguarda... pulite nel modo che vi torna piu' comodo. Fate BREVI tratti in modo che SE qualcosa va storto produrrete un graffietto corto. Se fate bracciate lunghe tutta la lastra viceversa produrrete un solco tipo "festa del grano". Man mano che procederete nell' alitare e rimovere, alitare e rimuovere... AUMENTATE LA FORZA. Sulle lastre si capisce di essere arrivati a cottura quando la lastra cigola. A quel punto state tirando sul trattamento antiriflesso, ogni traccia di unto, sporco o altro e' stata rimossa.

- Durante tutta la procedura controllate i risultati controluce, Non abbiate paura ad accanirvi contro quel dannato puntino di sterco (non e' una battuta, gli insetti defecano in volo e lo fanno anche sulla vostra lastra), se insisterete sparira'. Ma con calma, alito, pulizia, alito, pulizia. Una cosa tipo "metti la cera, cava la cera" puo' andare bene. E ripeto, cambiate SPESSO il fazzoletto.

- A fine processo l'ottica sara' con ogni probabilita' ricoperta di molti peletti del fazzoletto di carta. Dato che l'ottica e' pulita e asciutta sara' facilissimo eliminarli con una peretta soffia-aria, oppure con il compressore di prima. Non soffiate con la bocca sulla lastra... "non c'e' vento senz'acqua" dicono gli anziani da queste parti... e vuol dire che soffiando sputerete di sicuro. E la saliva e' acida.

Vi esorto a pulire MOLTO spesso le ottiche se lavorate in zone inquinate e propense alla nebbia. Ottiche pulite di rado perche' apparentemente non molto sporche hanno rivelato alterazioni nel trattamento antiriflesso (picchiettatura) dovute agli agenti chimici inquinanti precipitati sulla lastra quando il tele era dalle parti dello Zenith. E quelle macchioline NON si tolgono piu'.

Se viceversa abitate in zone secche e poco inquinate... la mia invidia per voi e' smisurata.