Fondamenti di Ottica Fisica e Geometrica

L'intenzione di queste pagine e' di fornire una guida alla comprensione dei principali principi dell'ottica geometrica, ovvero quella parte dell'ottica che si occupa del comportamento geometrico dei raggi luminosi all'attraversamento di materiali differenti e dell' ottca fisica ovvero di quella parte dell'ottica che si occupa del comportamento della luce secondo le teorie corpuscolari e ondulatoria. Relativamente all'ottica fisica verra' illustrato solo il principio della diffrazione limitatamente alla diffrazione di Fraunhofer che e' quella che interessa direttamente i telescopi. Non si tratta di un corso di ottica tout court ma solo di cenni su quegli argomenti che riguardano da vicino il mondo dell'astronomia e gli strumenti ad esso correlati ovvero telescopi e oculari. La precisazione e' importante dato che i telescopi per loro natura hanno a che fare con oggetti posti "all'infinito" e quindi devono essere considerati operanti in condizioni di sorgenti luminose a raggi paralleli, a differenza di un normale obbiettivo fotografico che puo' avere a che fare con oggetti distanti pochi metri i cui raggi luminosi sono chiaramente divergenti da esso. Un altra caratteristica dei telescopi e' di avere a che fare con sorgenti luminose considerabili puntiformi ovvero le stelle. Questa tipo di sorgente luminosa esaspera alcune aberrazioni ottiche rendendo piu' delicata la fase di progettazione. In compenso i telescopi hanno il vantaggio di operare su campi visuali ristretti se non ristrettissimi, qualche grado al massimo e questo semplifica notevolmente la suddetta attivita' di progettazione. Nella valutazione di un ottica ad uso civile/terrestre come un teleobbiettivo si tenga conto di queste due affermazioni, spesso le ottiche in questione sono ottimizzate per una messa a fuoco ad una certa distanza e non per l'infinito come nel caso di un telescopio.
A causa della natura didascalica di questo lavoro si e' scelto di omettere le formule che descrivono i concetti illustrati. Pensiamo che sarebbe un inutile sfoggio di nozionismo, chiunque sia intenzionato ad affrontare lo studio dell'Ottica a livello di formule dubito seriamente lo faccia con questo mio contributo. Se qualcuno fosse interessato alle formule gliele forniro' volentieri ricordando a tutti fin d'ora che sono facilmente reperibili in qualsiasi libro di testo universitario sull'argomento. Per le stesse ragioni non verra' seguito un unico filo conduttore ma verranno affrontati diversi argomenti. Seguire un filo conduttore imporrebbe per ragioni di metodo di affrontare problemi squisitamente fisici molto lontani dai nostri problemi "astronomici" e credo che l'attenzione e l'interesse del lettore scemerebbe rapidamente come e' scemato il mio mentre studiavo i libri da cui ho tratto queste nozioni.