Analisi delle immagini intra ed extrafocale
Si inquadri una stella alta sull'orizzonte e che non si trovi sulla verticale di una fonte di calore (niente case, niente parcheggi in asfalto, niente citta' in lontananza, niente tetti), diciamo che vanno bene le stelle comprese in un raggio di 30/40 gradi dallo zenith. Si evitino ovviamente le serate con seeing scadente e si lasci stabilizzare l'ottica per almeno mezz'ora nel caso di un rifrattore, un ora nel caso di un Newton (con le prese d'aria sullo specchio e lungo il tubo ottico aperte), fino a due ore nel caso di un Maksutov o di uno SCT da 8 pollici o piu'. Si dovra' analizzare prima la stella a fuoco, poi si sfuochera' prima verso l'interno ovvero in INTRAFOCALE (avvicinando l'oculare all'obbiettivo) e poi verso l'esterno ovvero in EXTRAFOCALE (allontanando l'oculare dall'obbiettivo). Dopo che avrete osservato una decina di strumenti di diverse qualita' e configurazioni ottiche imparerete a mettere in relazione le immagini con le potenziali prestazioni dello strumento ma nel frattempo fatevi un idea di cosa potrete vedere con queste immagini simulate.
Le immagini simulate che seguono sono calcolate con il programma Aberrator, disponibile gratuitamente su Internet, per un telescopio Newton da 130mm di diametro a f8 dove non diversamente indicato.
SISTEMA OTTICO PERFETTO

In un sistema ottico perfetto la stella a fuoco mostrera' un disco rotondo (disco di Airy) circondato da un anello di luce principale e da un secondo anello appena percettibile.
Simulazione a 658x




Lo stesso telescopio perfetto mostrera' cosi' una stella doppia separata da 4 arcsec a 500x
Intrafocale
Extrafocale
In un sistema ottico perfetto le immagini intra ed extra focale sono identiche, qui sopra potete vedere cosa si osserva sfuocando progressivamente l'immagine stellare.