Leggi, Assiomi e Postulati per l'astrofotografo in erba
Gennaio 2005
Ovvero: cercate di non fare le stupidaggini che ho fatto io...


Legge Aurea di Mr. Ford (quello delle automobili)

"Se non c'e', non si rompe"

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Chiosa di Deckard alla Legge Aurea di Mr. Ford

"Se non c'e' non solo non si rompe ma nemmeno malfunziona durante la luna nuova"

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Legge del Moto Perpetuo

"Eppur si muove"

Ricordate... accoppiare due telescopi per far si che uno guidi l'altro SEMBRA una sciocchezza ma non lo e'. Se vi dilettate di geometria fate due conti e andate a calcolarvi a quanti micron corrisponde un disassamento pari a 10 secondi d'arco. 10 secondi sono sufficenti a far si che la foto risulti mossa per un campionamento di 2.5arcsec/pixel, anche tenendo conto della normale espansione stellare sul sensore. E' sufficente un microscopico movimento del sistema di accoppiamento per far si che il guida corregga un errore che non esiste, producendo il mosso. Ricordate che i metalli hanno dei coefficenti di espansione termica non trascurabili e quindi evitate di accoppiare metalli diversi come il ferro e l'alluminio e se proprio dovete farlo, non fate i fori a misura ma di almeno mezzo millimetro piu' larghi del necessario in modo che ci sia margine di adattamento. Se il sistema rimane montato il problema diventa minore ma rimane. Evitate assolutamente l'acciaio comune che viene considerato in meccanica un metallo "vivo" proprio per la sua tendenza a muoversi con pochi gradi di sbalzo termico. Inoltre il fatto che i pezzi siano imbullonati peggiora la situazione dato che diventa quasi impossibile per il pezzo trovare un equilibrio. Assolutamente da evitare i sistemi ad anelli a meno di non poterne proprio fare a meno (in quel caso vale la legge del minor danno). Attenti agli specchi dei piccoli catadiottrici perche' si assestano causando un movimento che verra' interpretato come un errore di guida, attenti ai focheggiatori cinesi che di solito traballano nella loro sede. Insomma TUTTO deve essere FERMO e i bulloni devono essere TERRIBILMENTE stretti. Lo stesso ccd NON deve essere fermato con una sola vite ma con 2 a 60 gradi in modo da schiacciare il naso nel portaoculari. Se usate una webcam per guidare portate SEMPRE la stella al centro del quadro. La wcam e' di plastica e l'adattatore a 31,8mm e' di lega, e' impossibile essere certi che la wcam non ruoti sul filetto dato che se provate a stringere forte finirete per demolire il filetto in plastica. Se la stella e' al centro e la wcam ruota l'errore che si produce e' ridicolo, se la stella e' su un lato si scatena l'inferno. La logica portante e' semplice: meno pezzi possibili. Una soluzione di grandissima eleganza meccanica (anche se un po' goffa lato computer), che ho visto per la prima volta implementata da Marco Fazzoli, e' utilizzare un sistema non disassabile, bloccato solidalmente una volta per tutte e poi utilizzare per la guida una telecamera da astronomia tipo la Minitron. Questa camera arriva alla 14a mag con un 100mm f7 in un apio di secondi e quindi garantisce di non dover disassare i due tubi per cercare una stella. Il prezzo da pagare rispetto ad una wcam e' che dovrete usare un frame grabber sul PC. E questo viola la legge di Ford.

Morale: se la foto e' mossa la colpa non e' detto sia della montatura.

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Postulato di non Sostituzione (o Legge dell'Accumulo)

"Mai vendere niente prima di aver verificato che il pezzo nuovo funzioni"

Un errore tipico del principiante, un errore che io ho commesso un milione di volte. Se arrivate ad un sistema ragionevolmente funzionante, dopo aver ossequiato la Legge di Messner vi verra' la voglia di migliorare il sistema per ottenere prestazioni migliori. Ottimo... ma NON vendete nessun pezzo della configurazione funzionante fino a quando non siete CERTI che la nuova pensata che avete avuto FUNZIONI. In caso di errore potrete sempre tornare indietro e rispettare la Legge del Lupo Mannaro, tenendo i periodi di luna piena per collaudare e sistemare la nuova configurazione. Questo e' un errore tipico del principiante dato che in lui si intrecciano due condizioni perniciose, il voler fare piu' di quel che sa fare e la mancanza cronica di denaro (che affligge tutti in giovane eta'...) che lo spinge a scambiare i pezzi per trovare le risorse. L'aspetto deleterio del Postulato in oggetto e' che lentamente vi si riempe la casa di tutto...

Morale: calcolate il doppio dello spazio previsto per riporre il materiale.

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Assioma dell' Imperturbabilita' dei sistemi funzionanti

Un sistema di ripresa funzionante va modificato SOLO e SOLAMENTE se incorre nella Seconda Legge della Dinamica Fotografica, se si e' ossequiata la Legge di Messner oppure se si intende cambiare sensore, campionamento, strumento, focale, rapporto focale o target. Se nessuna di queste cose e' in discussione nei vostri piani di ripresa allora il sistema NON VA TOCCATO. Nemmeno per cambiare i bulloni da cromati a dorati. Avete montato il sistema utilizzando una barra che non avete verniciato? Funziona? Non azzardatevi a smontare tutto per verniciarla. Lasciate che faccia la ruggine e mentre lei fa la ruggine voi macinate foto. Il telescopio lo userete di notte... la ruggine, i bulloni diversi tra loro, il taglio eseguito male non si vedono, il mosso SI. La probabilita' di un miglioramento marginale e' infinitamente piu' bassa di quella di turbare l'equilibrio raggiunto.

Morale: state fermi con quelle mani se tutto funziona, andate al cinema piuttosto.

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Legge di Salvator Dali'

Tutte le immagini quando sono al grezzo, ovvero appena uscite dalla somma, mostrano un terzo di quel che possono mostrare e sono belle un decimo di quel che possono essere. Se non vi piace usare un computer SCORDATEVI di fare le foto che vedete su internet o sulle riviste americane (su quelle italiane si vede *anche* della bella schifezza). La tecnica di elaborazione e' VITALE, come e' vitale capire quale e' il giusto tempo di esposizione per il vostro sistema al fine di produrre immagini gia' poco rumorose in partenza, come asserito dalla Legge della Discoteca. La sequenza stessa con cui vengono utilizzati i singoli programmi e' vitale. Imparate su immagini piccole in modo da non aspettare ogni volta 3 minuti una iterazione di deconvoluzione. Suggerimento: prendete un bersaglio facile e molto luminoso, come Rosetta o la Testa di Cavallo o Orione. Trovate su internet la miglior foto, grande, meglio se dell'Hubble. Mettetevela come sfondo nel PC e stampatevela nella testa a memoria. Riprendete l'oggetto e cercate di far uscire dall'immagine quel che altri con piu' palle di voi hanno fatto uscire. Cercate di capire la sequenza che vi porta ad ottenere un risultato simile e utilizzatela poi per gli altri oggetti di cui non avete immagini di riferiemento.

Morale: senza i (PLURALE) software di elaborazione il telescopio non fa belle foto.

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Legge del Lupo Mannaro

"Oh Luna, famosa per cambiar faccia cento volte..." (W. Shakespeare)

Non c'e' nulla di piu' cretino che buttare una notte trasparente e senza luna tra i piedi facendo prove. NON provate il sistema in cima a un monte in luna nuova ma a casa in luna piena. Se durante la luna piena trovate una configurazione funzionante allora FERMATEVI. Aspettate la luna nuova, mietete il grano e POI con 4, 5 foto in saccoccia ricominciate a fare modifiche. Questo aumentera' la vostra produttivita' fotografica in modo impressionante e con essa le soddisfazini e la voglia di andare avanti a farvi del male.

Morale: questa religione vieta di fare prove con la luna nuova. E' peccato mortale.

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Secondo principio della dinamica fotografica (principio di entropia fotografica)

"Nessun sistema di ripresa funzionante lo sara' a lungo"

Questa non e' una Legge da rispettare e' solo un Principio da tenere in mente per evitare di farsi il fegato grosso. A meno di non aver speso 35.000 euro non potete pensare che il vostro sistema sia affidabile. Il PC fara' i capricci, qualche driver non si istallera', il seeing di una sera non risultera' compatibile con i parametri di autoguida impostati con il seeing della sera precedente e soprattutto la corona della montatura non sara' nella stessa posizione. Questo e' un aspetto trascurato ma non marginale. La vostra corona sara' inevitabilmente leggermente ellittica o eccentrica, questo significa che da qualche parte lungo il diametro risultera' ben stretta (accoppiata) alla vite senza fine e che inevitabilmente risultera' lasca (disaccoppiata) nel punto diametralmente opposto. Questo produrra' risultati differenti sia in seguito al backlash (il gioco tra la vite e la corona) che cambiera' da un giorno all'altro, sia in seguito alla diversa reazione delle pareti della vite alle imprecisioni della corona. Aiuta sempre tenere il telescopio leggermente sbilanciato dalla parte di salita, ovvero il braccio della tedesca che guarda a Est sara' sempre un po' piu' pesante.

Morale: preparatevi mentalmente all'imprevisto e non rovinatevi la serata.

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Disposto dell'Alpinista (o Tecnica Messner)

"Partite dal basso"

Bella la foto di M57 nella Lyra grande come tutto il vostro monitor eh? Ecco... siete all'inizio? SCORDATEVELA. I problemi aumentano esponenzialmente con l'aumentare della focale di ripresa. Cominciate a fotografare con un teleobbiettivo, 200mm di focale al max. Considerando un sensore di media taglia, sugli 8mm sul lato lungo, avrete campo abbastanza per tutte le nebulose piu' note. Sistemate tutto per fare prima TUTTI gli oggetti che potete fare con quella focale e POI aumentatela. Non fate tre foto a 200mm per poi buttarvi subito a capofitto su un 400mm. Fate sempre tutto quello che potete fare con la focale che siete riusciti a far funzionare e POI aumentatela. Far inseguire un sistema campionato a 10/12 arcosecondi/pixel e' MOLTO piu' facile che farne funzionare uno a 1,5. Ricordate... siete li' fuori come un pirla al freddo e all'umido, lontani da casa... per divertirvi e fare quante piu' foto possibile in ossequio al calcolo delle lune utili della Legge di Ogino Knauss, non per arrivare a fotografare con 5 metri di focale su una montatura cinese. Quindi agite in modo da massimizzare questo divertimento andando per gradi e ottenendo risultati subito.

Morale: quella roba e' lassu' da un pezzo e ci rimarra' ancora a lungo. Se non riuscite a fotografare Pease1 in M15 lo potrete fare fra 15 anni e non sara' cambiata.

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Legge di Ogino Knauss per l'astrofotografo

Esistono specie animali e vegetali in Natura che mutano sesso all'occorrenza. Se siete o intendete diventare astrofotografi e siete maschi prepartevi ad un parziale cambiamento di sesso. Imparerete cosa significa diventare nervosi 7 giorni prima della luna nuova, essere intrattabili durante i 3 giorni centrali e ridurre quasi a zero la vostra attivita' sessuale in questo periodo. La vostra vita verra' regolata dal ciclo di 28 giorni della luna e non potrete farci nulla. Le vostre relazioni sociali peggioreranno perche' nessuno capira' mai perche' prima di dare la conferma della vostra partecipazione ad un qualsiasi evento sociale dovrete controllare il calendario. In pratica conoscerete uno degli aspetti piu' misteriosi della psiche femminile, la mestruazione. Questo forse verra' apprezzato dalla vostra compagna che si sentira' piu' compresa. La ragione di questo assoggettamento al ciclo e' banale, ci sono circa 12 lune nuove in un anno, supponendo di poter lavorare mediamente 7 giorni per ogni luna (in realta' sono un po' di piu' o un po' di meno in funzione delle stagioni e della conseguente posizione della luna giovane o vecchia) fa 80 notti circa ogni anno. Sembrano tante? Sicuri? Le lune di primavera mostrano le galassie e a meno di non avere sistemi di un certo livello ben tarati e con focali lunghe, c'e' poco da lavorare dato che le galassie sono piccole, non si possono filtrare interferenzialmente, e sono poco luminose. Le lune d'estate sono ottime per la temperatura e per la Via Lattea alta ma durano pochissimo. Le lune di aututnno sono splendide ma spesso portano fortissimi problemi di condensa che obbligano ad usare resistenza di riscaldamento che abbassano la risoluzione del sistema e soprattutto mandano in bestia l'autoguida che tende a correggere il movimento della stella introdotto dal calore degli anticondensa. Le notti d'inverno sono le migliori a parte il problema della nebbia in Pianura Padana (problema fortemente in calo in questi ultimi anni) ma la temperatura e' quel che e', la condensa permane, il grasso tende ad indurirsi provocando errori nell'inseguimento. In tutto questo aggiungete che al mondo: piove, tira vento, nevica, e' nuvolo e infine che puo' essere anche sereno ma non esserci le necessarie condizioni di trasparenza. Siete ancora sicuri che siano poi tante le lune utili?

Morale: l'unico vantaggio e' che non servono gli assorbenti.

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Legge della Discoteca

E' piu' facile sentire e capire la vostra donna che vi sussurra l'intera Teoria della relativita' in un rifugio di alta montagna a mezzanotte di Ferragosto che sentire qualcuno che vi chiama per nome (e vi chiamate UGO) con un megafono alla stessa ora in una discoteca di Rimini. Quello che conta non e' la potenza del segnale ma la differenza che c'e' tra il segnale da captare e il rumore circostante. Ergo.. le pose da un minuto sono una stupidata colossale. Potete anche fare 300 fotogrammi ma se in ciascun fotogramma non si arrivera' mai a registrare un po' di segnale sopra il rumore del fondo cielo... la somma servira' a poco. La vostra foto apparira' granulosa, le propaggini degli oggetti non sfumeranno delicatamente nel nero dando la sensazione di essere sospese nel vuoto ma saranno solo zone con puntini sempre piu' rarefatti. Esistono programmi specifici per risolvere il problema, come i filtri passa basso o qualcosa di piu' sofisticato come Neat Image. In pratica questi programmi tendono a "spalmare" i pochi pixel di segnale presenti cercando di colmare i vuoti tra loro. Bello? Non molto, dato che questo non recupera i dettagli delle zone tenui e crea un senso di lattiginoso/impastato orribile. Quindi... fate pose LUNGHE. Sia complessivamente lunghe che specificamente lunghe. E' infinitamente meglio lasciare il telescopio fuori a fare 3 ore di posa che farne 2 e poi passarne altre 3 attaccati al PC per eliminare il rumore ottenendo comunque un risultato esteticamente discutibile. Nella mia esperienza le singole pose sono da 10 a 15 minuti ciascuna, puo' darsi che altri abbiano maturato un valore diverso ma dubito che si possa scendere sotto i 10 minuti con profitto. Inoltre la somma di un numero eccessivo si pose produce una serie di problemi che si manifestano sotto forma di striature nell'immagine finale e di questo ringrazio l'amico Lorenzo Comolli per avermi spiegato con dovizia di particolari come questo avviene. Riassumendo: pose singole da 10 minuti e mai meno di 2 ore per le galassie, 2 o 3 ore per le nebulose filtrate in Halfa, 1 ora per i globulari (non avete idea di quante stelle vengano fuori nei globulari se si allunga la posa...).

Morale: un ora di posa in piu' non produce orchite, due ore di elaborazione per abbattere il rumore si.