Tutto questo e' "SECONDO ME". E' un parere, un opinione... e NIENTE piu'.
NOTA al 2004: quando queste cose sono state scritte correvano tempi bui. Oggi, nel 2004 le cose sembrano andare meglio. Nonostante un paio di recensori che continuano imperterriti a produrre prove fotocopia una dell'altra dove i pianeti e la luna sono sempre nel posto sbagliato...

Sulle prove dei telescopi sulle riviste italiane.

Trovo abbastanza buffo dare un tono scientifico alla descrizione di un oggetto che serve principalmente a trasmettere emozioni estetiche secondo me si dovrebbe comunque sempre tenere in grande considerazione il tipo di sensazione che l'immagine dello strumento e' in grado di trasmettere. Ma queste sono considerazioni amene in un paese in cui il presidente della repubblica sbaglia i congiuntivi. Il problema che praticamente tutti hanno ben chiaro e' la scarsa attendibilita' delle prove degli strumenti eseguite sulle riviste di settore italiane. Quindi mi cavo un paio di sassolini dalle scarpe, sostenuto anche da una notevole quantita' di email ricevute in cui mi si ringraziava per il taglio polemico delle mie prove...

Siamo in un paese con liberta' di stampa e di opinione, quella in edicola e' la loro stampa, questa e' la mia opinione. In america le riviste comprano anonimamente gli strumenti e li provano mesi. Noi qui "ringraziamo l'importatore per aver messo a disposizione lo strumento" e facciamo le prove dei rifrattori scrivendo: "purtroppo durante la prova non c'era ne' la Luna, ne' Giove, ne' Saturno" (cosa diamine proverai allora con un rifrattore ?!? una galassia di 12a ?!? ). Se loro provano gli strumenti chiedendoli agli importatori e due pagine dopo ospitano la loro pubblicita' secondo me stanno facendo dei redazionali e non delle prove indipendenti. E guardate che non e' una cosa disdicevole, basta scriverlo. Comunque sulle riviste italiane TUTTO va sempre benissimo, l'unica lagna ricorrente (e perfettamente inutile) e' che la roba buona costa troppo. Poi noi andiamo a comprare la roba e ci accorgiamo che il mondo non e' cosi' perfetto... Questa cosa e' un poco fastidiosa come capirete e spinge a guardare tutta le riviste con occhio critico. Peccato soprattutto per una rivista in particolare, perche' gli articoli scientifici e storici di questa rivista sono a mio avviso eccezionali, fruibili per i neofiti ma succulenti anche per quelli un po' piu' scafati.
E' evidente che un'accordo tra i produttori che fanno la pubblicita' e gli addetti alle prove e' solo un' illazione... certamente sbagliata, insomma una considerazione come altre. Pero' si spiegano a fatica alcune prove assolutamente favorevoli di alcuni strumenti notoriamente (internet) riusciti non benissimo (e talvolta stroncati da Sky and Telescope il mese prima). Esempi? la prova del Vixen DED108 con la foto delle centriche colorate e un commento sul prezzo giudicato adeguato (costa come un apocromatico ma non lo e'). Il Meade ETX 125 con un ostruzione centrale MOSTRUOSA camuffata con un cono interno, particolare trascurato dal recensore (ricordo che i maksutov cassegrain sono normalmente strumenti planetari e che gli strumenti planetari non dovrebbero superare il 20% di ostruzione...). La prova del Taka FS128 dove non si fa alcun accenno a un focheggiatore assolutamente non all'altezza ne' del suo compito ne' della concorrenza. La prova del Meade LXD55 10" dove si afferma che il cavalletto e la montatura sono adeguati per l'uso visuale quando lo stesso Sky and Telescope (sapete bene come sono protettivi gli americani verso i loro prodotti...) afferma che e' una soluzione "slightly under dimensioned" che tradotto dall'americano nazionalista significa: "sta in piedi per miracolo". Posso andare avanti ancora parecchio ma...servirebbe? Devo citare la prova di un TeleVue (ottica sublime...) fatta con un oculare al Lantanio (vetro da bottiglia)? Tanto lo sappiamo tutti. Il problema di queste prove inutili e' che si perde una pagina intera a per descrivere quanti pezzi di cartone c'erano nella scatola e del tipo di cartone, e delle scatole piu' o meno robuste... e poi si tira via sull'ottica perche' l'ottica e' un mezzo disastro, oppure perche' non si e' in grado di capire davvero la bonta' dell'ottica. E questo frega non tanto i piu' esperti quanto i neofiti. Questi poveretti malcapitati si fidano... e poi seguono le delusioni e il successivo abbandono.
Guardate... tra le mie prove troverete diverse stroncature relativamente alle ottiche me e' molto difficile che io abbia trovato uno strumento completamente negativo. Forse eccetto l'ETX90 e il meade LX200 10" f6.4. Quel che voglio dire e' che si puo' essere sinceri, scrivere le cose come stanno e poi ritenere che il telescopio sia ugualmente consigliabile per quella o questa categoria di potenziali acquirenti. Un esempio per tutti e' lo SkyWatcher 150mm f5, un mezzo disastro ottico che pero' per quel che costa io consiglio e straconsiglio a tutti e che e' millanta volte meglio di quei bagagli di 114mm e 130mm tanto amati da un paio di recensori che scrivono sulle riviste (e che non perdono occasione per consigliarli a tutti addossandosi la responsabilita' di un numero impressionante di abbandoni...). Insomma, perche' una prova sia attendibili bisogna che qualche prova sia negativa... e invece qui a leggere pare vada tutto divinamente. Sky and Telescope stronca pesantemente la SkyWatcher EQ6 come supporto fotografico... una rivista italiana ne canta le lodi nel visuale e poi si dimentica di sottolineare il problema dei salti in foto... ma perche? Ma scrivilo no? Diavolo, e' una montatura da 20 kg di carico che costa NIENTE! Non c'e' da meravigliarsi se l'inseguimento e' un mezzo disastro (disastro peraltro rimediabile con una autoguida)! La stessa montatura recensita su Le Stelle viene descritta infatti esattamente cosi', ottimo per il visuale ma discutibile per la fotografia. Ah, su Le Stelle non c'era la pubblicita' della EQ6.

Io credo che sia l'ora di darsi una regolata, cosi' che' non si abbia sempre l'impressione di essere in una situazione poco chiara, per l'appunto.

Rick Deckard