Dell'apparente inutilita' della misura delle stelle doppie.
Una mattina mi sveglio carico di belle idee, una delle tante mattine. Guardavo la sera prima la G11, il Taka sopra, la valigia degli oculari TeleVue e la valigia del CCD. Ci penso, ci penso e... decido di dare un senso comunitario a quella insensata montagna di milioni che albergano praticamente in ogni luogo di casa mia (con gran pena della santa, mia moglie). Variabili? Stelle variabili? No, ci vuole una stazione fissa... e poi e' oggettivamente difficile, non e' il caso di cominciare dal peggio... Luna? ma per fare cosa? i TLP che tanto non sono niente?, non succede mai niente lassu'... il sole? di giorno lavoro, impossibile e poi contare le macchie non e' gratificante, lo puo' fare un computer... Le doppie!...interessanti le misure delle doppie... ok, parto!.

Scarico la madonna da internet e imparo tutto quello che si puo' imparare lontano da un oculare. Tanto per capire come funziona il gioco. Ok, mi piace, si puo' fare, e' ora di dare un contributo alla scienza, si va a far del bene!! ......mah.... aspetta va...., scrivo al responsabile della sezione doppie della UAI, sentiamo lui che dice.

Non ho una gran passione per le associazioni, sono quasi regolarmente dei coacervi di mancati dirigenti con una urticante smania di fama e potere da cortile ma scrivo lo stesso. Mi risponde un responsabile preparato, gentilissimo e disponibilissimo e ne rimango colpito, felice, persino a tratti estasiato! Comincio a organizzarmi per l'acquisto del micrometro e comincio a restaurare il newton Zen 250 f6 perche' il Taka 5" non mi basta per le stelle piu' deboli. Tutto bene. Tutto bello. Ma succede qualcosa... Mi viene un dubbio.

Ora... il dubbio dovrebbe essere alla base di ogni azione, di ogni pensiero, di ogni metodo. Ma viene solo a me pare. Scusa ma... a cosa servono queste misure? A chi serve sapere quello che io con un 5 o al massimo con un 10 pollici posso misurare? Il dubbio prende le mosse da un ragionamento sulle supernovae... finche' non fregavano a nessuno ci lasciavano giocare poi quando qualcuno ha capito che servivano ... hanno messo su i sistemi automatici e arrivederci e grazie al "prezioso lavoro degli astrofili". Mi viene il dubbio che se le misure delle doppie servissero davvero a qualcosa ci sarebbe un sistema nemmeno tanto costoso che ne misurerebbe un milione per notte. Segue quindi un periodo di ansieta' senza confini. Scrivo di questo dubbio a tutti quelli che conosco e soprattutto a lui, al responsabile UAI. Questi nel breve volgere di qualche mail si indispone, NON risponde alla domanda e tenta di sviare. E io insisto sulla domanda..."scusa, voglio sapere quali scoperte, lavori, nuove idee o altro sono basate sui dati raccolti da quelli come me". Niente, ostenta indignazione, diventa un pelo acido e continua a non rispondere alla domanda. E tutti gli altri che contatto mi dicono sorridendo... "a niente, non servono a niente quelle misure", "e' un gioco, un bel gioco che ti insegna ad avere un certo rigore, che ti insegna come ridurre i dati, basta". Mi cade il cuore sulle palle e le palle per terra (licenza poetica per sottolineare il malessere quasi fisico provato). Il gentilissimo responsabile scompare, smette di rispondere alle mie mail che insistono nel volere un riferimento a un lavoro basato sulle misure. Lascio passare un mese per dargli eventualmente il tempo di informarsi (in fin dei conti e' o non e' il responsabile della sezione doppie?) ma non arriva nulla. Allora in un momento di incazzatura furiosa scrivo direttamente al gestore del WDSC, il mega catalogo americano che raccoglie le misure delle separazioni da tutto il mondo e costui, onestamente e gentilmente in un paio di giorni mi scrive e mi dice... "non lo so"!!!. Lui, che gestisce un catalogo mostruoso, che raccoglie i dati di migliaia di illusi come me che passano le notti a girare rotelline e a prendere angoli, lui NON SA a cosa servono i dati. Allega alcune referenze dove e' stato citato il catalogo, dice che comunque il sito ha migliaia di visite. Ma NON SA NEMMENO LUI a chi o a cosa servono CON PRECISIONE. E' tutto un po' a caso, tutti dicono che servono ma nessuno NESSUNO sa a cosa. Complimenti a tutti quanti. Davvero un attivita' importante e di grande soddisfazione raccogliere le misure delle stelle doppie.

Io non sono ancora sicuro che le misure non servano a un accidente, ma nessuno riesce a rispondere con le citazioni precise alla domanda che ho posto. Il responsabile UAI ha ricevuto la risposta di Brian ma ovviamente si e' ben guardato dal rispondere.

In questa sede e a tutti quelli che si stanno agitando io dunque ripeto:

QUALI LAVORI DI UNA CERTA IMPORTANZA( non la tesina di un dottorando...), QUALI SCOPERTE, QUALI NUOVE IDEE SONO NATE O SONO STATE RESE POSSIBILI DAI DATI SULLE STELLE DOPPIE RACCOLTI DAGLI AMATORI???

O se preferite... per quale cazzo di motivo dovrei perdere le notti a misurare angoli invece che stare a naso in su' a contemplare le Cose del Cielo a mio solo sollazzo?

Vediamo se qualcuno sa rispondere coi dati invece che con le chiacchere, le stupidaggini e i luoghi comuni. O peggio ancora coi silenzi rumorossissimi. Che mal si addicono ad una attivita' "scientifica". Qualsiasi risposta sara' pubblicata qui sopra.

Vado fuori quella sera, punto il Taka sulla luna, guardo l'intreccio delle rime Triesnecker, Ariadeus e Hyginus, godo dello spettacolo estetico che mi propone il mio amato 7mm Nagler e capisco che questo trionfo interiore e' l'unica cosa che puo' darmi questa montagna di insensato denaro. E non e' poco per fortuna. Gira l'occhio e mi chiedo come si chiamera' quel craterino e quanto sara' grande... lo scoramento e' ancora grande ma la forza ha il sopravvento... e se facessi quello che non ho mai trovato? un atlante fotografico in media/alta risoluzione? Forse sono salvo...

Il lavoro dell'atlante e' ormai finito, ed in gran parte e' gia' online. Per ora sara' tutto scaricabile dal sito e stampabile. Puo' darsi che un giorno cerchi anche un editore. Forse non servira' alla comunita' scientifica come non servono a granche' le misure delle doppie ma il prossimo astrofilo come me invece di farselo lo trovera' gia' fatto. A qualcosa almeno questo servira'...

Rick Deckard

p.s.

non pubblico tutto lo scambio di posta per decenza. Ma se qualcuno si
adirasse... e facesse illazioni... ho tutto qui.

Questo e' lo scambio con il gestore del WDSC.

La mia mail di richiesta:

I would like to have some reference, some bibliography, everything you want, about the professional use of this catalog. I mean I would like to know wich professional discovery, theoric confirmation or denial, suppositions, workshops, has been possible thanks to WDSC.

In few words, who say what you write on your site :"This research has made use of the Washington Double Star Catalog maintained at the U.S. Naval Observatory." ?

I am relay intrested in your program but I would like to be sure that data are really usefull in professional scientific terms.

Rick Deckard

La risposta:

Rick,

The short answer is, I don't know. We get tens of thousands of hits per month on our web page, and while we ask that the disclaimer be added we have no way of knowing who doesn't, or even who does. Often, people use the WDS as a reference source and then simply refer to the original reference without attribution to the conduit. However, what I can provide you is a citation list from NASA's Astrophysics Data System. These are professional papers that cite the publication in their reference list

The citations are attached. I've also included the number of citations to the earlier version, as the 2001.0 USNO Double Star CD papers have not been in circulation long. The citations number :

WDS, 1996.0 : 45
WDS, 2001.0 : 7
4th Orbit Catalog : 90
5th Orbit Catalog : 5
3rd Interferometric Catalog : 5
Delta-M Catalog : 3
Hope this is of help

Brian

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Brian D. Mason

Project Manager, Washington Double Star Program
Astrometry Department
U. S. Naval Observatory phone: 202-762-1412
3450 Massachusetts Avenue NW
Washington DC 20392-5420
email:bdm@draco.usno.navy.mil

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