Prove di Telescopi
Takahashi SKY90

by Ciro Castoldi

(il bello e' a fondo prova...)

Si tratta della penultima creazione di casa Takahashi,è un rifrattore Apocromatico a corta focale da 90mm di diametro 500mm f5.6 costituito da un doppietto alla fluorite spaziato in aria di 13mm .

L'obiettivo è montato su una cella regolabile ma a differenza della cella della serie FS ha le viti di regolazione poste di fianco,e per essere regolato il paraluce deve essere smontato.

Questo strumento è nato come astrografo,l'obbiettivo è stato ottimizzato per questo uso infatti è stato introdotto una leggera sotto correzione sferica per minimizzare lo sferocromatismo in foto e ccd.

Con il paraluce retratto lo strumento è compattissimo,infatti arriva a essere lungo solo 37cm,il tubo è di 95mm di diametro e pesa circa 3,2kg a cui si deve ovviamente aggiungere il peso della culla,quindi risulta essere oltre che molto portatile anche un ottimo strumento da viaggio.

La takahashi considera questo strumento come polivalente,sia per uso visuale con il suo Extender-Q 1,6X che corregge anche l'aberrazione sferica residua sia per uso fotografico a largo campo con il suo riduttore\correttore di coma dedicato.

Rimane la perplessita' che usato senza questi accessori risulta essere ne' carne ne' pesce,in foto 35mm senza il correttore risulta parecchio evidente il coma ai bordi del fotogramma,mentre in visuale pur offrendo immagini molto belle ha una focale troppo corta.Viceversa con il suo Extender-Q 1,6X in visuale diventa veramente ottimo,portando la focale a 800mm e correggendo i residui di aberrazioni diventa fantastico.Il campo corretto senza lo spianatore di campo-riduttore copre quello di un ccd della classe di un kaf 400,quindi se lo si usa liscio il suo campo di applicazione è quello dell'imaging con sensori piccoli.

Venendo al sodo sono rimasto letteralmente stupefatto dalla correzione cromatica,infatti ero molto scettico riguardo a questo punto,considerando che si tratta di un doppietto a f5,6 mi aspettavo peggio invece il cromatismo residuo è praticamente impercettibile con l’Extender-q e apppena appena percettebile (a essere pignoli) senza il correttore -q 1,6 solo su stelle come Vega o Altair,quindi lo ritengo un risultato che è a dir poco strepitoso!!

Unica nota è che mal digerisce gli sballottamenti,infatti dicono che sia abbastanza facile a scollimarsi,personalmente ne presi uno usato(subito sostituito da uno nuovo) che risulto’ totalmente scollimato,quindi fate attenzione,comunque sul sito dell’importatore europeo spiegano come ricollimarlo in caso di bisogno.

Come gia’ detto tale strumento nasce come astrografo,quindi se uno vuole un astrografo di elevata qualita’ a corta focale ma relativamente economico per le foto in 35mm l’accoppiata sky90 +riduttore-correttore a f4,5 rappresenta uno strumento ottimo,idem per l’imaging con sensori di piccolo formato dove va benissimo senza il riduttore correttore.

In ultimo se uno vuole uno strumento ultraportatile di elevata qualita’ per l’uso visuale l’accoppiata sky 90 con l’extender –q 1,6X puo’ dare parecchie soddisfazioni,limitatamente all’apertura.Sulle stelle doppie si è comportato egregiamente sdoppiando con facilita’ estrema stelle come Izar a soli 60X e sopportando inrandimenti ben oltre i 300X in condizioni di seeing ottimo ovviamente,per finire si puo’ gustare il largo campo che puo’ offrire su oggetti deboli ed estesi.

La meccanica è come da tradizione Taka ottima ma non eccelsa,infatti pur risultando di buon utilizzo e di buona fattura il focheggiatore non è certo paragonabile ai pentax-televue-apm e altri APO di "classe",comunque nell'utilizzo pratico risulta perfettamente funzionale e frizionato al giusto punto.

Se lo usate in visuale mi raccomando di usare solo oculari di qualita' indubbia,ho provato 2 vixen lantanio normali da 20 e 12mm che con il mio sc vanno benissimo,ebbene provati su questo rifrattore offrono immagini indecenti......

PROBLEMINO....
(Marzo 2004)

Recentemente un signore Tedesco(sulla mailing list dell' uncensored Takahashi group)si è accorto che le ottiche del suo sky 90 erano pinzate con temperature al di sotto dei 5 gradi,quasi contemporaneamente io a seguito di una prima prova della camera CCD st7 scoprivo lo stesso,e qui scoppia la bomba!!!

Infatti si puo' praticamente dire con certezza che TUTTI i nuovi sky 90 II (quelli con la cella con le 3 coppie di viti di bloccaggio) soffrono di ottiche pinzate con le basse temperature,probabilmente a causa della cella "interna"troppo morbida che si deforma subito,quando a causa delle temperatura bassa la cella esterna(dove ci sono queste viti) si contrae.

Subito dopo sulla mailing list ci si rese ben conto che praticamnte la totalita' degli sky 90 II sono affetti da questo problema,è evidente un difetto di progettazione della cella,che è gia' stata modificata rispetto al modello precedente con l'aggiunta di ulteriori coppie di viti di bloccaggio,infatti la prima serie si scollimava molto facilmente con le vibrazioni.

A breve probabilmente ci si aspetta una risposta ufficiale dalla Takahashi stessa,visto che ormai i dealer sia Europei che Americani sono stati messi sotto pressione,si parla addirittura di una ulteriore modifica alla cella e questa sarebbe la terza!!!

Nel frattempo l'unico rimedio (sperimentato da me e poi confermato dal distributore Europeo)consiste nello svitare un poco le viti di collimazione,questo sistema sembra funzionare,pero' rimane l'incognita che cosi' facendo la cella è più soggetta a scollimarsi per non parlare che durante i mesi estivi si avra' sicuramente bisogno di un' ulteriore ritocco per non fare "ballare" la cella a causa delle dilatazioni.

Tra poco probabilmente sapremo come andra' a finire questa storia,inoltre anche alcuni esemplari di FSQ 106 sembrano avere lo stesso problema.......

Resta l'amaro di come una casa "blasonata"come la Takahashi abbia fatto un simile errore di progettazione della cella,e ancora peggio, ha mancato completamente di trasparenza verso i clienti,come è possibile che non se ne siano accorti???

L'ottica comunque rimane eccelsa,e stupisce sempre di più per la qualita' dell'immagine che riesce a fornire questo piccolo rifrattore dal rapporto focale cosi' spinto,rimane comunque il problema della cella,che allo stato attuale rappresenta un grosso handicap,sopratutto per chi non ha voglia di mettersi a "smanettare"uno strumento che per definizione dovrebbe essere senza problemi di collimazione e di dilatazioni data la sua vocazione alla trasportabilità.