Prove di Telescopi
Vixen NA120S

Si tratta di un rifrattore acromatico ultracorretto da 120 mm di diametro, 800mm di focale, 4 kg di peso e dal ragguardevole costo di 3,5 milioni. Il costo elevato nonostante la sua non apocromaticita' e dovuto ad uno schema ottico inusuale che risolve gran parte dei problemi soliti ad un acromatico. A meta' del cammino ottico e' posto un doppietto spianatore e correttore che fa miracoli.

Il cromatismo e' sicuramente il limite di questo strumento ma considerando che non si passa la sera a guardare Vega, Altair e Arcturus tutto sommato e' un limite tollerabile.

Fotografia

In fotografia a mio parere e' inutilizabile. Nonstante il rapposto focale generoso (f6.7) le stelle che nel visuale mostrano un cromatismo contenutissimo (o addirittura inesistente) in fototgrafia mostrano un orribile alone blu. Pensate quello che volete circa la rigidita' di questo ragionamento ma io non ho tutto questo tempo da perdere (40 minuti per 4 o 5 scatti passati con l'occhio incollato all'oculare) per ottenere fotografie dove devo diventare matto per eliminare gli aloni azzurri da meta' delle stelle con Photoshop. Il campo e' piano, solo una leggera abberazione sferica ai bordi estremi del fotogramma dove comunque l'immagine e' gia' inutilizzabile per via di una discreta vignettatura che interesse per fortuna seppur in modo considerevole solo la parte piu' esterna del fotogramma. Nessuna forma di coma, nessuna stella sbaffata. La fotografia lunare, solare o planetaria richiede un'accessorio costoso e soprattutto lungo. Il risultato e' un amumento di quasi 30cm della lunghezza totale e una serie infinita di problemi legati alle vibrazioni e alle flessioni, insomma, potete risparmiarvi i soldi dell'accessorio per la proiezione dell'oculare. Infine 800 mm per essere guidati decentemente richiedono almeno 250 ingrandimenti sullo strumento di guida, tenetelo in giusta considerazione.

Il raccordo fotografico e' filettato internamente e accetta filtri classici da 52mm, utile per montare un anti-IR in caso di riprese con CCD.

Le riprese effettuate con un CCD SL SXL8 hanno dato risultati interessanti (M27) anche se la focale ridotta non permette di riprendere gli oggetti piu' piccoli (se volete riprendere nebulose da qualche grado di campo lasciate perdere il CCD e usate una pellicola...imho).

Visuale

Paradossalmente avevo comprato questo telescopio per fotografarci, non aspettandomi niente di buono dal visuale e invece e' andata alla rovescio. L'NA120 ha una ottima lavorazione delle ottiche (il che spiega il prezzo) e questo lo porta ad avere un "look&feel" in oculare estremamente simile a quello del Pentax 75, con la sola penalizzazione del cromatismo sul stelle di mag > 2 ma con quasi il doppio di diametro. Gli ammassi aperti sono una visione meravigliosa, le stelle piccolissime e il cielo nero, senza alcuna luce diffusa intorno alle stelle. I globulari piu' luminosi si staccano dal fondi cielo e M13 a 110x (Televue Nagler 7mm) comincia a risolversi in stelle. Le galassie sono il solito schifo, fatte salve M51 e M31, la prima per la sua forma particolare, la seconda perche' la focale ridotta dello strumento permette con il dovuto oculare (35mm ultrascopico Orion) di osservarla quasi per intero. Di nebulose non parliamo nemmeno se non le due eccezioni riportate sotto. L'osservazione di campi nella Via Lattea e' davvero bellissima, a differenza del Pentax il campo si riempe di stelline grazie ai 120mm di diametro e con cieli adeguati si possono osservare anche il Velo e NGC7000 seppure in visione distolta.

La Luna offre buone possibilita' di osservazione fino a 200x anche se probabilmente l'ingrandimento migliore si aggira sui 170, 180x. Purtroppo il cromatismo sulla luna si fa sentire, non tanto in termini di bordino azzurro (chi e' che passa la sera a guardare il bordo lunare?!?) quanto in termini di nitidezza dell'immagine. Ho comunque osservato particolari al limite dello strumento (Dawes=1arcsec) seppure immersi in una tonalita' seppia che alla lunga disturba. Sui pianeti gassosi si comporta degnamente fino a 200x anche se potete scordarvi festoni, ovali e riccioli a meno che non si tratti di eventi particolari molto evidenti. Ovviamente nessun problema con particolari di generose dimensioni come la Macchia Rossa o la divisione di Cassini o particolari ad alto contrasto come i transiti del Galileiani su Giove. Non ho avuto modo di provare lo strumento su Marte.

Sulle doppie e' un delirio, una vera goduria, i 120mm permettono di osservare doppie anche con componenti di 9a mag e la puntiformita' delle stelle permette doppie fortemente sbilanciate. Ho risolto seppur non facilissimamente Struve 326 Ari una doppia da mag 7.6 e mag 9.8 a 5.9 arcsec a 110x (TV Nagler 7mm), Omega Aur (mag 5, mag 8, 5.4arcesec), Struve 644 Aur (mag 6.7, mag 7, 1.6arcsec), quest'ultima a 200x (TV Radian 4mm). C'e' infine una componente poco scientifica ma nel mio caso di elevata importanza, le doppie che in uno strumento a specchio sono una prova di forza o un controllo tecnico per via della assoluta impossibilita' di ottenere stelle puntiformi, diventano un gesto quasi lirico in un rifrattore, sono belle, sono puramente belle. Al momento non ho piu' rifrattori per mano ma nella mia vita ne ricomprero' di sicuro.

Problemi

Nessuno di rilevo. Il cromatismo diventa piu' evidente in serate umide, in caso di densa foschia poi (aria fermissima e quindi nessuna turbolenza, il meglio che si puo' desiderare per i pianeti) l'alone azzurro intorno a Giove, normalmente quasi impercettibile, compare di colpo e in quantita'. La messa a fuoco e' abbastanza critica ma questo non e' un difetto, e' una conseguenza del rapporto focale spinto che riduce la profondita' di campo. Il fuoco non e' simmetrico, da una parte lo si raggiunge piu' rapidamente che dall'altra. L'obbiettivo da 120mm tende ad appannarsi nelle serate umide, vi consiglio di costruirvi un anticondensa (8 resistenze, schemi a richiesta, 3mila lire di costo del materiale, altro che le 250 mila dei sistemi Kendrick!). Il paraluce non si ritrae ne' si smonta (si smonta ma poi l'ottica non puo' essere tappata), non e' un difetto ma sicuramente e' una scomodita'.

Morale

Lasciate perdere la fotografia a meno che non abbiate una forte inclinazione ad accontentarvi. E' uno strumento comodo da trasportare, leggero e corto, il confronto con i cinesi tipo l'Europa non e' nemmeno lontanamente pensabile. Lo strumento non costa poco ma se volete avere un rifrattore da 120mm l'alternativa e' spendere 3 volte di piu'. Non considero in alcun modo un 120 cinese un alternativa. Non mi sbilancio su considerazioni soggettive e stupide sul "rapporto qualita' prezzo", un parametro privo di alcuna oggettivita' (un cesso rimane un cesso anche se costa poco). Io mi sono trovato bene, l'ho tenuto per un anno (un giro di cielo completo) e quindi l'ho venduto perche' mi sono definitivamente convinto che per osservare tutto a parte le stelle doppie l'UNICA cosa che conta sono i cm, e sottolineo, i centimetri non i millimetri. E 120 sono millimetri.