Prove di Telescopi
MEADE LX200 SCT 10" UHTC f10 (ota)

Premessa: ho ricevuto alcune mail che chiedevano conto della incongruenza tra le mie recensioni di altri strumenti Meade e le entusiastiche dichiarazioni riportate sul Sid-Blog circa questo strumento. La spiegazione di questa apparente incoerenza credevo fosse chiara... le cose CAMBIANO. Se Meade lavorava con certi standard 5 anni fa, non significa che continui a farlo per sempre. Troverei altresi' idiota continuare a dire che fanno skifo solo perche' l'ho detto 5 anni fa parlando di un altro prodotto. Per quello che ho visto ultimamente, si sono dati una discreta regolata e questo gli va riconosciuto.

Dopo una scorpacciata di apocromatici durata qualche anno mi e' tornata la voglia di un po' di centimetri, vuoi per il profondo cielo, vuoi per sfruttare appieno quelle rare serate di seeing quasi perfetto che capitano qui in Padania. Sia chiaro... non ho venduto l'apo da 5"... piuttosto vendo un rene... ma ho solo affiancato... Prima ho tentato la strada del newton, lo SkyWatcher 250mm qui recensito si e' dimostrato un buon telescopio, ma non sono riuscito ad adattarmi alla intrinseca scomodita' dello schema. L'oculare finisce sempre nella posizione sbagliata, ruotare il tubo e' un mezzo incubo, le ragguardevoli dimensioni provocano vibrazioni di ogni sorta. Se avete amici bassi non arrivano a guardare in certe posizioni... ecc. ecc. Meditavo dunque su uno schema ripiegato tipo Maksutov, avendo scartato gli Schmitd Cassegrain per precedenti esperienze fallimentari. Poi una notte, ad Ostellato, per curiosita' ho buttato un occhio dentro a un Meade 12" UHTC. La mia scarsa simpatia per Meade ha radici antiche... vuoi per ragioni di confronto prezzi americani/italiani (problema a dire il vero piu' del passato che del presente), vuoi per una scarsa attenzione di Meade alle parti meccaniche (dai motori rovinosamente rumorosi e fragili a misure di shift mirror semplicemente indecenti). Pero' la curiosita' di verificare quanto il trattamento UHTC fosse efficace (anche se non mi aspettavo di notarlo ad occhio) c'era da tempo, insieme alla curiosita' di vedere se i cinesi gli avevano messo un po' di pepe sulla coda... Cosi' butto l'occhio... e con immensa sorpresa vedo stelle piccoline e un contrasto inatteso. E cosi' maturo di ricomprare un Meade... vista anche la positivissima esperienza con il modello SN 6" comprato recentemente per la mia cara Rossella.

Come si vede qui sotto la lastra ha un bel trattamento antiriflesso. I diaframmi non sono di serie...

Il tubo e' piuttosto pesante, circa 12 kili completamente nudo che diventano facilmente 15 o 16 con il cercatore, la barra, la controbarra, il focheggiatore Crayford (spieghero' dopo perche' e' tra le cose indispensabili...) la diagonale da 2" e un oculare decente. Solito colore blu, solito pomello di messa a fuoco da SC e un pomello nuovo che serve per bloccare lo specchio principale durante le foto onde evitare il cosiddetto "mirror flop". Manca la comoda maniglia sulla culatta, presente negli LX completi che si rimedia comunque facilmente anche se come sempre TUTTE le viti sono in DANNATO passo UNC (americano in pollici). Il tubo e' dotato di serie di una staffa ben fatta, che non ancora il tubo a delle viti ma che crea una sorta di mezza culla sulla cella del primario. Decisamente fatta meglio di quella del C11 che difatti tende a flettere sotto il suo peso deformando la lastra. Sulla staffa si puo' fissare il sistema di attacco rapido Meade (bello ma PESANTISSIMO) oppure una normale coda di rondine passo Vixen o Losmandy.

Dove sono stati bravi.

Le ottiche sono lavorate decisamente meglio di tutte le ottiche a specchio che ho avuto a mano, eccezion fatta per il newton Zen 250mm e compreso il C9. Le intra ed extrafocali sono regolari e mostrano solo un po' di sferica. A parte un Vixen LWV 42mm che ha problemi suoi di astigmatismo ai bordi, tutti gli altri oculari provati (35Panoptic, 24mm Panoptic, 13mm Nagler, 9mm ortho, 7mm Nagler, 5mm Taka) hanno dato immagini prive di aberrazioni ottiche. E questo vale fino al bordo, anche nei Nagler. La luce diffusa e' contenuta per il tipo di strumento e in ogni caso minore dei Meade precedenti. A 100x Saturno e' sparato nel nero. Niente alone. A ingrandimenti piu' elevati non e' piu' cosi' nero ma continua a difendersi. Sara' un fatto psicologico legato a quella scrittina UHTC ma la luminosita' sembra ELEVATA. Piu' di quanto non ci si aspetti. Provato (al volo) contro un C9 sulla Eskimo Neb la differenza era immediatamente visibile, anche se il C9 dava il cielo piu' nero (ottiche migliori o semplicemente meno luce in genere?). Buono il contrasto generale compatibilmente con una ostruzione del 34% che non e' poco... Aver rivestito l'interno del tubo con carta antiriflesso e un po' di diaframmi sembra aver aiutato. Il tubo raggiunge una buona stabilita' termica in tempi umani e soprattutto non mostra alcun pennacchio (salvo quando la temp esterna e' elevata) come invece mostrava SEMPRE il C9. Anceh se sbatacchiato e trasportato su strade di cui l'ANAS non dovrebbe andare fiera, non perde la collimazione (a differenza del mio precedente C9 che era da ricollimare continuamente)

Qualche nota di osservazione:

M42 e' da skianto, nel 250mm cinese il core era una unica padella biancastra mentre in questo e' piu' contrastata e screziata oltre che di un tenue colore verdastro. Come dicevo le stelle sono molto piccole (se il seeing e' buono) rispetto a quello a cui ero abituato con altri SCT.

Gli ammassi aperti in genere non sono molto entusiasmanti per via della lunga focale (F2500mm teorici), almeno quelli grandi. Si salva qualche ammassino ma non e' certo il telescopio per gli ammassi aperti.

I globulari sono un infarto ma solo se il seeing e' buono. In questo senso il newton 250 cinese era migliore data la sua limitata ostruzione centrale. Se il seeing e' buono pero' i risultati sono della serie "buon Gesu' prendimi adesso perche' non sara' mai piu' bello di cosi'".

Messier 3 in Canes Venatici, ripreso a f6.3 con 5 (!) minuti di posa con MX916 dalla Pianura Padana

La Eskimo nebula a 200x e' spaccata in mezzo all'oculare, niente visione distolta. Mai vista cosi' bene (mai guardata molto... lo ammetto...). La Cat's Eye nel Draco e' brillante come un diamante e dal bordo sfumato, M57 con la stellina in basso a sx evidentissima sembra un anello di fumo con un bel contrasto sulla zona scura centrale

Le due Galassie del Leone M65 e M66 sono gradevoli ma in pianura non mostrano dettagli, a differenza di M82 che invece mostra le interruzioni in prossimita' del centro. Da cieli adeguati al deep sky invece rende splendidamente. I bracci di M51 sono discernibili sotto forma di zone semicircolari piu' scure, M109 mostra un vago rinforzo centrale che indica la presenza della barra, NGC4565 e' spettacolare, con la riga di polvere evidente almeno quanto la asimmetria dei due prolungamenti laterali. M92 mostra tre gradienti di luce corrispondenti a quelli riconoscibili in foto, NGC4656 accenna (con fantasia e un po' di grappa) l'uncino, M64 evidenzia la macchia scura con facilita'. Insomma, ce n'e' da divertirsi... In generale quasi tutte le galassie del KGalaxyKatalog si mostrano come oggetti di ragguardevole luminosita'

Messier 51, 36 minuti a f6.3 con MX916 dalla Pianura Padana (Altre foto sono nella sezione galassie).

Saturno e' da colpo secco ma ovviamente, come tutti gli SC, ci DEVONO essere le due condizioni auree: strumento perfettamente in temperatura (1 ora per delta T 7C) e il seeing deve essere ottimo. Se un 150mm o un 128 sono utilizzabili anche in medie condizioni, questo 250mm e' utilie solo se tutto va bene... Altrimenti ciccia. Avevamo un MN66 IntesMicro a fianco una sera di seeing orribile e qualcosa in quello si vedeva, nel Meade NO. Se tutto e' in ordine la Cassini fa tutto il giro, anche in questo 2005 in cui gli anelli mostrano una inclinazione minore di quella dell'anno precedente. Le bande sul pianeta sono state notate da una amica che non aveva mai visto Saturno ed a cui non era stato detto nulla. Ingrandimenti massimi intorno ai 400x, ingrandimento utile sui 300x. Siete liberi di tirarlo anche oltre ma non vedrete niente di piu', ne' meglio. Di seguito una ripresa di 500 fotogrammi circa con WebCam e barlow 2x TeleVue. Elaborazione elementare (non son pratico di pianeti...) con Registax 3.0 del tipo "clikarrangiati".

Giove seppure sempre affogato in una nebbiolina trasparente (ah le lenti...) mostra dettagli di ogni genere, sempre se sono verificate le due condizioni di cui sopra. Una sera di seeing perfetto e GRS al meridiano erano facilmente e nettamente visibili i ponti gassosi che separano i vortici al fianco della GRS. La GRS si mostrava di un rosa via via piu' intenso all'avvicinarsi al centro della stessa. Confrontando un M10 (non il mio) con un C9, quest'ultimo soffriva a 270x della differenza di luce (non ci credete? non so che dirvi... nemmeno noi, ma c'era) e l'immagine dell'M10 mostrava un accenno di EB nella EZ, mente nel C9 era assente. Per la prima volta ho trovato piu' utlie un ingrandimento di 270x piuttosto che i canonici 200x. Probabilmente perche' lo scarso contrasto dovuto all'ostruzione centrale tende a sentirsi meno se c'e' meno luce. Per la prima volta ho usato con VERO PROFITTO il filtro Baader Neodymium! Davvero determinante per aumentare il contrasto generale. Comunque rimane il problema della sensibilita' al seeing a causa dell'ostruzione centrale (affermazione del signor Zen, se non vi piace andate a dirlo a lui, io mi fido) che ai tremori dovuti alle correnti d'aria interne. Insomma... non e' un granche' per Giove. MA... ho avuto risultato spettacolari indipendentemente dal seeing, usando una torretta binoculare Burgess. In questo caso anche se con un occhio alla volta non si vede niente... con due i dettagli escono! Dio ci ha piazzato un Photoshop nel cervello ma si innesca solo se usiamo entrambi gli occhi. Meditate...


La Luna e' senza fine, sia in osservazione che in ripresa. Potrei elencare una montagna di dettagli osservati ma faccio prima dicendovi: TUTTO. La rima Hadley, i crateri di Plato, le rime di Alphonsus. Tutto. SEMPRE E SOLO con seeing ottimo e tubo in temperatura (oppure con la torretta binoculare, si legga il report nella sezione Tecnica e Dintorni). D'altronde i limiti di questi telescopi li conosciamo e quindi e' inutile insistere. In fotografia e' una soddisfazione continua come mostra questa ripresa di Copernicus fatta con la solita WebCam.

Dove NON sono stati bravi.

Incredibilmente... stavolta ho poco di cui lagnarmi... Il peso del tubo in se' lascia un po' perplessi ma si e' sicuri che niente possa flettere... La EQ6 lo gestisce tranquillamente, anche in fotografia a f6.3. Comunque trasportarlo non e' simpatico se avete mal di schiena. Il trattamento UHTC sembra funzionare bene ma ci sono tracce di cromatismo in giro dovuto soprattutto alla lastra, sia sul bordo lunare che sulle riprese webcam.
L'unico vero scandalo e' l'entita' del mirror shift, assolutamente INDECENTE. Saturno a F5000 vi salta fuori dal campo della webcam ogni volta che invertite la direzione di fuoco, e non aggiungo altro. Morale, e' OBBLIGATORIO un focheggiatore Crayford da culatta, tipo il JMI o il Baader. E si consideri che il mio e' "medio", quello del mio amico Max e' ancora peggio, al limite dell'azione legale... Infine a voler lagnarsi a tutti i costi si potevano praticare due fori in culatta per applicare delle ventole di raffreddamento ma siamo sul sofistico...

In fotografia lunare e planetaria si comporta come tutti i telescopi della sua classe, e' molto pesante e quindi scordatevi di usare meno di una EQ6. In fotografia CCD sul deep sky beneficia del trattamento UHTC, molto piu' efficace in ripresa che non nel visuale stando ai diagrammi sul sito Meade. E' salutare usare un filtro anti skyglow o similari se si fotografa come me da 30 metri slm...

Messier 64, 60 minuti a f6.3 con MX916 da cielo suburbano

Morale? Bello. Bel telescopio. Se avesse il focheggiatore del C9 sarebbe perfetto. Consigliabile a tutti quelli che vogliono cavarsi qualche soddisfazione sul deep sky ma anche a pianetari con MOLTA pazienza (per aspettare la sera giusta) e astrofotografi. Lo so che e' stupefacente che io parli cosi' bene di Meade... ma se lo sono meritato (come si meritavano gli improperi delle recensioni precedenti). Sia questo SC 10" che l'SN6 sono ottimi strumenti nella loro fascia e per il loro prezzo (che guarda caso comincia ad assomigliare a quello americano...). Credo che tra i 10 e i 12 pollici si situi il limite del sensato per i nostri cieli e quindi credo che questo sia un ottimo strumento per entrare nel mondo del deep sky. Personalmente ritengo anche che andrebbe affiancato da un rifrattore sui 100mm, perche' per belli che siano gli specchi... sulla luna non c'e' nulla che renda le ombre come un vetro :)

Tanto per essere maligni mi vien da dire che l'attacco dei cinesi e' stato estremamente provvidenziale... che gli e' "stato bene come un vestito nuovo" come si dice da queste parti, costringendo Meade a fare meglio, a far vedere che se ne hanno voglia sono capaci di lavorare bene le ottiche. Dio ci conservi i cinesi e sorpattutto la libera concorrenza...