Prove di Telescopi
Meade ETX 90 EC

Prova a cura di M. Papi

PREMESSA


L'ETX 90 è uno strumento molto particolare, che si discosta parecchio da tutti i "normali" strumenti che troviamo in commercio, proprio per come è stato congegniato. E come tutti gli strumenti "particolari" trova difficile approvazione se le qualità dello strumento non corrispondono quasi esattamente con la necessità dell'utenza.

Possiedo questo "piccolo" strumento da più di anno, e credo di essere in grado di esprimere il mio umile parere; vediamo di "analizzare" questo strumento sotto diversi aspetti, cercando di essere il più obiettivi possibile.


ASPETTO ESTERNO

Gradevole non c'è che dire. Il design è affascinante, e il tubo dalla colorazione Blu-viola di casa Meade è sempre intrigante. Solo queste due parole però, in quanto spero nessuno di voi possa giudicare un telescopio dall'aspetto estetico, passiamo quindi a quello che conta davvero.

OTTICHE E PRESTAZIONI

Piccola premessa, non sono affatto un esperto in fatto di ottiche, di aberrazioni, e di prestazioni, ma tenterò ugualmente di esprimere le mie impressioni, sopratutto in base a quello che lo strumento è stato in grado di mostrarmi nel corso del suo lungo utilizzo. Dal punto di vista qualitativo nulla da dire, le ottiche sono ben realizzate, l'interno del tubo è ben annerito per evitare fastidiose riflessioni. I materiali sono di ottima qualità , e sono anche gli stessi che equipaggiano i tubi ottici dei "fratelli" maggiori di casa Meade. Il focheggiatore fa il suo lavoro, con un inevitabile imageshift, comunque sufficientemente contenuto. Lo strumento è già dotato di flip mirror per deviare il fascio luminoso alle due uscite del telescopio.

Ho detto che le ottiche sono davvero ottime, vediamo quindi come si comportano:

Osservazione ad alta risoluzione: La visione che questo strumento riesce a regalare dei pianeti luminosi, della luna, e delle stelle doppie è davvero notevole. Del resto questo è uno strumento dai 1250 mm di focale, con un f/13.8. L'ETX90 regala sempre (seeing permettendo) immagini molto nitide, contrastate, a volte quasi "marmoree". Osservare la Luna, a qualsiasi ingrandimento è sempre commovente. Altrettanto sui pianeti maggiori, come Giove e Saturno.. già a 48X sono visibili le principali bande di nubi su Giove, ed è possibile percepire la divisione Cassini su saturno (ricordatevi, seeing permettendo!). Ovviamente in questo campo è necessario spingerci ad alti ingrandimenti, e le ottiche dell'ETX si possono davvero spremere fino all'inverosimile (250-300X); sappiate inoltre che con la lunga focale questi ingrandimenti sono "comodamente" raggiungibili: ad esempio con una barlow 2X ed un oculare da 10 mm (quindi non un buchetto dalle dimensioni microscopiche) arriviamo dritti dritti a 250 X. Per quanto riguarda le stelle doppie, anche qui lo strumento non si comporta affatto male; Sinceramente non ho mai provato a sdoppiare doppie molto difficili, ma nelle mie osservazioni si è sempre comportato in modo egregio, con le due componenti ben separate, e "puntiformi". Inoltre il modesto diametro rende questo strumento abbastanza insensibile al seeing atmosferico, questo gli permette a volte di fornire immagini più dettagliate di quanto possa fare un 200mm sotto lo stesso cielo, nonchè di ampliare il numero di buone serate osservative all'anno. Sappiamo tutti quante poche volte all'anno siano appieno sfruttabili le grosse aperture. (certo, se poi il seeing è ottimo allora non c'è più paragone, ovviamente).

Per concludere posso dirvi che le visioni offerte da questo strumento sono state paragonate a quelle offerte da un Tele Vue Pronto. (anche se io non ho mai sperimentato di persona questo "accostamento").

Osservazione degli oggeti deep-sky: Signori miei, chi acquista un ETX non si vuole certo dedicare seriamente all'osservazione degli oggetti del cielo profondo! Farlo significa farsi un po' del male. Apertura 90 mm (con una ostruzione del 33%), rapporto focale f/13.8, insomma tutte le carte volgono in suo sfavore. Se quindi siete interessati prevalentemente agli oggetti deepsky, lasciate perdere l'acquisto di questo Maksutov. Chi invece è interessato all'osservazione ad alta risoluzione, può comunque dedicarsi all'osservazione di qualche oggetto del profondo cielo; in questo caso qual'è la filosofia giusta da seguire: "Bene, provo a puntare quell'oggetto debole... uhm non si vede, pazienza lo so che non ho lo strumento adatto.... uhm si vede! Accidenti non pensavo, ed è anche caruccio!"... ecco, questo credo sia lo spirito giusto per avvicinarsi ai deep possedendo un ETX 90. Sappiate che sotto ottimi cieli questo "nanerottolo" non si comporta poi così male nemmeno su qualche oggetto deepsky.Insomma non è il suo campo, ma qualche "sorpresa" la riserva. Tralasciando oggetti molto luminosi, come l'M42 e l'M31, visibili e belli anche attraverso una finestra, vi farò qualche esempio tratto dalla mia esperienza diretta:

° M57: Nebulosa planetaria nella Lira, magnitudine 9.4.. fuori dalla portata dello strumento? Anche io lo pensavo, invece già a 48X, per visione distolta si nota la struttura anulare. Salendo con gli ingrandimenti questa struttua risalta maggiormente, ma cala anche drasticamente la luminosità. Ovviamente sto parlando di osservazioni fatte in montagna, dal balcone di casa, con un medio inquinamento luminoso M57 è sempre visibile, ma diventa una macchietta bianca indistinta, "perdendo" la struttura anulare.

° M13: come non provare a puntare questo bell'ammasso. Perfettamente visibile, anche se la sua natura "granulare" non risalta molto all'occhio, la visione distolta aiuta. Salendo con gli ingrandimenti si nota di più il fatto che esso sia composto da numerosissime stelle, ma con il calo di luminosità che ne consegue è quasi preferibile rimanere sui 50X.

° M92: altro ammasso nell'Ercole. Stesso discorso fatto per l'M13, anche se qui l'ammasso è più "stretto", quindi più restio a mostrarsi, comunque gradevole per i 90 mm dello strumento.

° Doppio ammasso nel Perseo: davvero bello, non pensavo! Con 48X nel campo visivo sono contenuti entrambi gli ammassi, ben delineati, e con le stelle molto puntiformi. Questo oggetto mi è proprio piaciuto.

° M44: bello e ancora bello. Sembra che questo Mak risulti molto adatto all'osservazione di questi ammassi molto aperti, come anche l'M7. Ovviamente questi oggetti sono pochi, e non giustificano certo l'acquisto di un ETX90.

Dopo questi esempio però ci tengo a ribadire il fatto che l'ETX non è uno strumento adatto all'osservazione degli oggetti deepsky. Se ne acquistate uno potrete osservarne alcuni in modo abbastanza proficuo, ma il vostro interessere dovrà essere rivolto principalmente verso l'osservazione ad alta risoluzione. E ricordatevi lo "spirito" giusto, del quale ne ho scritto sopra. Io vi ho avvertiti :-)

CERCATORE

Qui si rasenta il ridicolo. Voto 0 assoluto al cercatore fornito di serie. E' un 8X21 montato molto vicino all'ottica principale, e per il 90% delle volte è del tutto inutilizzabile, sopratutto quando osserviamo verso lo zenit; questo ci costringe a brutte contorsioni per poterci osservare dentro. E quando finalmente abbiamo raggiunto il giusto grado di contorsione per utilizzare l'oculare scopriamo che utilizza, al posto delle lenti, due fondi di bottiglia. la messa a fuoco avviene avvitando più o meno il barilotto che contiene la lente frontale.. ridicolo. L'unica cosa buona è che raddrizza l'immagine, ovvero che ci mostra il cielo così come lo vediamo ad occhio nudo, ma questo è proprio un voler ricercare per forza qualche qualità. Se volete un consiglio staccate immediatamente questo cercatore. Come fare allora? Dopo un po' mi sono deciso all'acquisto di un cercatore opzionale sempre della Meade, un 8X25, con diagonale a 90°, e una splendida ghiera gommata per la messa a fuoco. Il cercatore costa circa 90 euro, ma è tutto un altro mondo rispetto al cercatore originale! Finalmente con questo riesco a fare del sano star hopping. Questo acquisto è davvero una scelta obbligata se possedete un ETX 90. Quali sono invece i difetti di questo cercatore opzionale? Be, c'è da dire che l'oculare del cercatore si trova molto vicino al porta oculari del telescopio, quindi quando utilizziamo oculari a corta focale siamo praticamente costretti ad osservare con l'occhio sinistro, pena il toccare con il naso l'oculare del cercatore. In più è presente un certo astigmatismo, sopratutto ai bordi del campo, ma del resto il cercatore mi serve solo per cercare appunto, non per osservare, e devo dire che la funzione la svolge molto bene (con delle stelle molto nitide e contrastate rispetto al fondo del cielo). Insomma non è esente da difetti nemmeno quest'altro cercatore, ma nulla in confronto con il cercatore di serie! Alla fine gli darei un voto 7.

OCULARE FORNITO DI SERIE

Fino ad adesso l'ETX viene fornito di un oculare Meade Super Plossl da 26 mm, davvero non male per un oculare di serie! Certo non è paragonabile a certi oculari di alta qualità come alcuni Tele Vue, ma stiamo sempre parlando un SP (costo intorno ai 115 euro). E' come fornire di serie una BMW, però lamentarsi che non sia come una ferrari.. grazie tante, ma è pur sempre una BMW! Reso l'idea? Credo che per questo strumento sia inultimente dispendioso andare oltre questi Super Plossl della Meade, che cmq sono pur sempre oculari di alta qualità, dal prezzo non proprio irrisorio. Comunque questa volta alla casa Meade hanno avuto una buona idea. Questo oculare vi fornirà circa 48X. Questi ingrandimenti vi permetteranno di avere una splendida visione di in insieme della luna, e di fornirvi interessanti visioni di Giove e Saturno. 48 ingrandimenti si rivelano anche utili nell'osservazione di numerosi oggetti deepsky. Mi sembra comunque inutile ricordarvi che dovrete poi in seguito dotarvi di almeno un altro paio di oculari, e magari una barlow.

FOTOGRAFIA ASTRONOMICA

Con Webcam o videocamera: L'ETX, con queste due tecniche, su soggetti del sistema solare si comporta in maniera davvero egregia, riuscendo a regalarci davvero OTTIME immagini! (grazie anche alla sommatoria dei frames).

Con Reflex: Alla culatta dell'ETX è possibile collegare una reflex mediante un apposito raccordo. Sinceramente non ho mai provato questa tecnica, ma credo possa funzionare abbastanza bene se si prendono gli accorgimenti del caso. Intendiamoci subito, scordiamoci di effettuare foto a pose molto lunghe (ad esempio sopra i 10 minuti)... la stabilità della montatura e la precisione dell'inseguimento non credo proprio possano garantire la buona riuscita di una fotografia di questo tipo. Inoltre muovendoci verso lo Zenit la macchina fotografica andrebbe a toccare contro il basamento del telescopio.

Ricordatevi una cosa però. Se questo strumento non è adatto all'osservazione diretta degli oggetti deepsky, esso però (più che altro per lo schema ottico che adotta) si può comportare egregiamente invece nella fotografia degli stessi. La mancanza di luminosità è sopperita dalla posa "lunga", e lo schema Mak ci fornirà immagini molto nitide e contrastate. (ho visto alcune foto eseguite su soggetti deepsky con un ETX90, utilizzando una CCD però, e i risultati sono sorprendenti! ).

Certo, tenete bene a mente che questo è un discorso teorico, poi dovete fare i conti con la stabilità della montatura e la precisione nell'inseguimento.

Certamente l'ETX90 non è nato comunque per avere come primo obiettivo l'astrofotografia.

MONTATURA E MOTORIZZAZIONE

Se la Meade presta molta attenzione alla cura delle ottiche, non si può dire altrettanto di quello che ci sta intorno, ad esempio la montatura. Il tubo dell'ETX è sostenuto da due bracci realizzati in ABS (un polimero plastico ad alta resistenza). Questo fatto può far inorridire più di una persona, e in effetti anche a me non piaceva molto l'idea. Partendo dal pressupposto che una montatura in metallo avrebbe certamente regalato allo strumento una stabilità maggiore, c'è anche da dire che la situazione non è poi così drammatica. Se non abbiamo particolari esigenze la montatura in ABS svolge bene il suo lavoro (attenzione! solo sul 90 però, sul 125 è del tutto inadeguata!), o perlomeno a me non ha mai dato problemi particolari. Considerate inoltre che questa soluzione permette di abbattere di molto il peso totale dello strumento, che fa della trasportabilità uno dei suoi punti di forza. I cerchi graduati sono molto ampi e ben leggibili.. anche se vorrei sapere chi davvero li utilizza i cerchi graduati in generale.


Per quanto riguarda la motorizzazione. I motori sono un po' rumorosi, questo anche perchè i due bracci in ABS fanno un po' da cassa di risonanza, e perchè gli ingranaggi che l'ETX sono in teflon e non i metallo. Qyesta soluzione risulta più rumorosa ma evita di dover provvedere regolarmente alla corretta lubrificazione degli stessi (minor necessità di manutenzione insomma). Come dicevo i motori sono un po' rumorosi ma devo dire che svolgono bene il lavoro al quale sono preposti. C'è ovviamente un leggero backslash, ma nulla di così fastidioso dopo che abbiamo capito come si manifesta. L'inseguimento (se ovviamente abbiamo stazionato come si deve) funziona direi molto bene... spesso, facendo un stazionamento molto grossalano (senza nemmeno controllo sulla polare), lo strumento insegue l'oggetto anche per una decina di minuti.

Ricordatevi però di avere le batterie abbastanza cariche.. la precisione dell'inseguimento dipende anche da questo parametro. Se volete utilizzare l'ETX per le vostre trasferte allora non sarebbe male acquistare l'alimentatore con presa dall'accendisigari della macchina, in modo da avere una alimentazione costante. Utilizzando il solo pacco batterie posto nel basamento del telescopio possiamo garantirci circa una trentina di ore di inseguimento.

TREPPIEDI DA CAMPO E NON

La Meade commercializza tre striminzite gambine in metallo da avvitare alla base del telescopio per poter utilizzare l'ETX in moalità equatoriale anche su un tavolo. Oppure l'ETX può essere utilizzato anche in modalità altazimutale, semplicemente appoggiato al tetto della macchina o dove volete voi. Belle cose, peccato che siano solo tutte delle cretinate. E' inutile, DOVETE (a mio parere) dotare l'ETX del treppiede da campo... questo è l'unico modo per utilizzare seriamente lo strumento, e per garantire una certa stabilità al tutto. Io possiedo il treppiede da campo #883 deluxe, oramai fuori produzione (adesso è in commercio l' #884 deluxe, che dovrebbe a rigor di logica essere un po' meglio dell'#883). Comunque con il treppiede è possibile utilizzare il telescopio in modalità e quatoriale ed osservare ovunque vogliamo. Con l'#883 non mi sono mai trovato male, il treppiede è giustamente dimensionato per lo strumento, e possiede anche una bolla per il livellamento. Il tutto crea un "sistema" abbastanza solido; osservando con il treppiede posizionato su un prato, lo strumento è in grado di smorazare le vibrazioni anche in meno di due secondi. ( a casa non sarebbe una cattiva idea posizionare il treppiede sun tappeto, o dotare le punte delle tre gambe con dei gommini).

Non ho mai testato il treppiede #884, a quanto mi han detto è solido almeno quanto l'#883.


TRASPORTABILITA'

Lo scopo principale della serie ETX è quello di avere degli strumenti altamente trasportabili, senza rinunciare alla qualità delle ottiche, e così in effetti è (a discapito come abbiamo detto prima, della solidità della montatura, in ABS). In effetti l'ETX90 e davvero comodo da portare a spasso, e sul campo si monta il tutto in 5 minuti (ci vuole più tempo a stazionare che a montare). L'ETX 90 pesa circa 4,2 Kg, mentre il treppiede da campo #883 pesa circa 4,5 Kg (non so l' #884, ma i pesi saranno li)... come vedete in totale circa 9 Kg.. una inezia. Non metto in dubio che siano trasportabili anche strumenti che pesano magari una quarantina di Kg (come alcuni LX Meade), però più trasportabile di un ETX c'è solo un binocolo (o un rifrattorino a corta focale). Da questo punto di vista quindi ineccepibile... tante volte nelle quali non avevo voglia di recarmi in trasferta, l'idea di montare il tutto in 5 minuti mi ha fatto spesso cambiare idea, in positivo ovviamente. Non fatevi comunque strane idee, l'ETX è si comodamente trasportabile, ma non è che potete appendervelo al collo! Portare tutta l'attrezzatura su in alta montagna a piedi può comunque risultare abbastanza faticoso! (certo se ho un LX200 non si può proprio neppure tentare). Se invece il luogo dal quale volete osservare è comodamente raggiungibile in macchina allora non si pone neppure il minimo problema.La Meade commercializza un pratica borsa rigida per trasportare lo strumento. E' davvero un bell'accessorio, utile e comodo, peccato che costi uno sproposito!!! Se non avete esigenze particolari va benissimo anche la scatola in cartone imbottita nella quale vi verrà fornito lo strumento, da caricare magari sui sedili posteriori della macchina, tenuta ben ferma(la scatola, non la macchina ;P ). Poi sta a voi trovare la soluzione migliore

CONSIDERAZIONI FINALI

E' ora di tirare le somme, dopo tutto questo discorso avrete capito come mai l'ETX90 è uno strumento molto particolare, molto specializzato sopratutto. E dopo questa lettura dovreste oramai essere in grado di capire se è uno strumento che fa per voi o meno.

In sostanza mi sento di consigliare questo strumento solo a coloro che sono quasi esclusivamente interessati all'osservazione planetaria,e che hanno reali esigenze di trasportabilità: in questo caso la qualità delle ottiche non deluderà affatto, regalandovi immagini notevoli, e tutta l'attrezzatura risulterà di facile e rapido montaggio.

Non fatevi ingannare, l'ETX 90 non è uno strumento tuttofare, e il computer Autostar non cambia la situazione; se siete dei neofiti in procinto di acquistare il vostro primo telescopio pensateci bene prima di gettarvi su questo strumento, a meno che non corrispondiate con la descrizione che ho dato poco fa.

Analizziamo i due aspetti: se non fate osservazione planetaria per il 90% delle volte allora questo piccolo Mak vi risulterà stretto, a breve desiderereste probabilmente un'altro strumento che sia in grado di raccogliere più luce, in modo da potervi regalare delle belle visioni anche sugli oggetti deepsky; attenzione anche se non avete particolari esigenze di trasportabilità, in quanto in commercio esistono strumenti che possono darvi similari prestazioni dell'osservazione ad alta risoluzione (con aperture maggiori) anche a costi minori (vedere Skywatcher Mak 127)

C'è un'altra questione, ovvero il prezzo. L'ETX 90 costa circa 850 euro, ai quali vanno aggiunti i 250 euro circa del treppiede da campo, e i 90 euro del cercatore opzionale. Capite che si arriva ad una cifra non proprio modestissima; la qualità delle ottiche è elevata è vero, ma a mio avviso il prezzo rimane sempre TROPPO alto (con cifre minori si possono portare a casa buoni strumenti dal diametro doppio). Se siete davvero interessati a fare questo acquisto allora il mio consiglio è quello di guardare prima tra le offerte dell'usato, se trovate un esemplare BEN tenuto ad una cifra ragionevole (la metà?) allora sarebbe meglio; a mio avviso comprarlo nuovo significa buttare via parecchi soldi.

Ricordatevi inoltre che il 50% dei difetti dello strumento derivano dalla montatura che sostiene il tubo. Una idea MOLTO felice potrebbe essere quella di montare il tubo dell'ETX90 su una buona montatura equatoriale, allora le ottiche potrebbero essere sfruttate davvero per quanto valgono; però questa è una idea che non si rivela affatto felice da un punto di vista economico.

Ultimo consiglio: se potete cercate di provare sul campo l'ETX90/EC, è l'unico modo per rendersi realmente conto delle prestazioni, e se è davvero lo strumento che state cercando o meno.

PREGI

> Qualità delle ottiche

> Elevata trasportabilità (e rapidità di montaggio)

> Motorizzazione di serie


DIFETTI

> Prezzo dello strumento

> Montatura in ABS (anche se il suo lavoro lo svolge)


Spero di essere stato utile ed esauriente, Saluti e buona scelta :-)

Marco Papi

http://astrolab.altervista.org

papi_chem@libero.it