Prove di Telescopi
Binocolo Celestron SkyMaster 25 x 100

(prova a cura di L. Andretta)

Esteticamente si presentano bene. Il rivestimento esterno è antiscivolo di colore nero, anche se non gommato. Lo chassis è tutto metallico (niente plastica) ed è ben realizzato; lo strumento è impermeabile.

Le dimensioni sono imponenti: lunghi quasi 41 cm, con lenti frontali da 100 mm. Il peso si aggira sui 4,5 kg. Allo strumento è già fissata una robusta staffa metallica di aspetto cromato per il fissaggio su qualsiasi treppiede fotografico. Suggerisco un buon Manfrotto 055 PRO dotato di testa fluida (390RC2 NAT, oppure 501, entrambe dotate di sgancio rapido, adatte a sopportare un peso adeguato).

Le lenti esterne sono veramente imponenti: con 100 mm di diametro sono quanto di più grande si può trovare in commercio- senza parlare di binoscopio- ed hanno un piacevole quanto efficace trattamento antiriflesso multistrato verde e violetto. A corredo c’è anche una bella borsa ben imbottita in nylon antistrappo.

Come dati tecnici degni di nota c’è da aggiungere che l’immagine viene raddrizzata da prismi di porro di tipo Ba K-4 . Il FOV è di 3°, la pupilla di uscita di 4mm, l’estrazione pupillare di 15mm.

Purtroppo non ho potuto approfondire la conoscenza e testare appieno le possibilità di questo strumento, ma posso dire che il seeing era ottimo (27 03 04) nonostante un po’ di luce proveniente da zona suburbana.

La prima “cosa” su cui ho poggiato il mio sguardo è stato il nostro satellite, e devo ammettere: che visuale mozzafiato d’insieme! La visione binoculare unita ad un relativamente basso ingrandimento (25X) e ad un’apertura di 100mm mi ha permesso di scorgere bene anche i ¾ di luna non illuminati dal sole.

Gli unici difetti che davano più fastidio erano un alone giallastro ai bordi del quarto illuminato, e una peraltro poco evidente aberrazione sferica ai bordi del campo inquadrato. Un’altra scomodità è la messa a fuoco di tipo indipendente, ma forse basta farci un po’ di abitudine. Un punto positivo è invece la possibilità di regolare la distanza tra i due oculari sia per nani che per giganti.

Devo ammettere che la visione stereoscopica è molto piacevole e dà un senso di maggior avvicinamento (secondo me di circa il 20%in più) e di tridimensionalità che l’osservazione con uno strumento monoculare non dà, anche se fosse un apocromatico di maggior apertura. La visione di Giove, anche se nitida, non …giova! perché 25X sono troppo pochi. Saturno non era visibile.

La onnipresente M-42 era molto piacevole. Purtroppo le mie osservazioni si sono concluse per via della stanchezza (dopo 12 ore di lavoro). Comunque prometto di integrare le mie impressioni su questo strumento (se ne avrò la possibilità) prima di venderlo a chi me lo ha ordinato.

Ad un prezzo consigliato al pubblico dall’importatore Auriga di € 484,00 questi binocoli possono essere considerati un affare e caldamente consigliati anche per uso diurno (sempre con treppiede).