Prove di Telescopi
Antares 102mm f5

Si, alla fine ho ceduto. Tutto questo turbinio di telescopi cinesi dal prezzo davvero invitante alla fine mi ha travolto e ho comprato questo 102mm f5 della Antares. Lo guardo e mi dico: 100mm f5... nemmeno Televue se l'e' sentita di tirare a f5 il suo Genesis... il 102mm Takahashi, l'FSQ, costa 13 milioni, il Pentax era un 75mm f6.7 e costava 2 milioni e mezzo... questo qui costa 700.000 lire ed e' un f5... Me lo dico ma alla fine lo compro lo stesso, la curiosita' e' troppo forte e poi ormai sono talmente prevenuto che se si rivela uno schifo totale non faccio nemmeno una piega. Cosi' svuoto una sporta di accessori inutilizzati sul tavolo del negoziante e con 4 soldi di differenza lo porto via. Il tubo pesa 2,5kg, e' verniciato a fuoco e quindi regge bene ai graffi, la messa a fuoco e' abbastanza precisa ma decisamente troppo dura (un f5 ha una profondita' di campo ridicola, una messa a fuoco morbida aiuta...) inoltre la vite di blocco sposta sensibilmente il tubo dall'asse ottico. Il focheggiatore comunque e' da 2" e la corsa e' lunga, cio' nonostante e' faticoso mettere a fuoco senza diagnale con certi oculari. La sensazione generale e' comunque quella di un costoso giocattolone (costoso come giocattolo...) un po' grezzo, verniciatura imprecisa, tagli rugosi, plastiche di infima qualita'. L'interno del tubo e' ben diaframmato e ben annerito, il paraluce e' a pressione e non a vite come di solito. Insomma tutto in linea con le aspettative e il prezzo.

Visuale

Se la prima ragione per lasciarsi tentare da questo rospetto era il campo largo sul ccd, l'altra era il campo largo sul visuale che il celstron 9.25 non mi permette per via dei suoi due metri e rotti di focale. Sostanzialmente non e' possibile andare sotto i 60/80x con il C9 e quindi mi serviva qualcosa che potesse scendere da quel valore fino a 10/12x. Non ho provato esaustivamente lo strumento sotto diversi cieli ma a 8x (erfle 40mm), 14x (35mm Ultrascopic) e 40x (13mm Nagler), per quello che posso ricordare, ha ben poco da invidiare al Pentax 75. Le stelle sono comunque piccole e a fuoco fino al bordo (salvo con il 24.5 Meade SWA dove il fuoco per ragioni che mi sfuggono non si trova nemmeno al centro...) anche con l'Erfle da 40mm, il cielo e' nero fino a 15/20x. Orione (M42) con la luna di un quarto mostrava il suo bravo alone semicircolare con il trapezio ben separato. L'unica differenza sostanziale rispetto al Pentax (a *questi* ingrandimenti) e' l'alone azzurro/viola intorno a tutto cio' che sta dalle parti della prima magnitudine. Con un Nagler da 7mm e 70x le immagini sono a mio avviso solo accettabili anche se qualche amico sostiene che io sia di gusti troppo difficili. Credo comunque che non si riesca a salire oltre i 100x con qualche profitto. Personalmente (e sottolineo il personalmente) cercavo qualcosa che finisse dove cominciava il C9 e questo telescopio svolge egregiamente questo compito, da 8x a 60/70x da' ottimi risultati e il C9 parte da 70x per arrivare fino a 330x senza grandi scadimenti dell'immagine.

Fotografico

In pellicola su 24x36 non mi azzardo nemmeno a provarlo, la vignettatura la do' per certa visto il rapporto focale cosi' spinto. In ccd sono rimasto esterrefatto, il cromatismo residuo e' indecente ma con un filtro giallo 12 praticamente scompare.

Un particolare delle Pleiadi con filtro giallo 12 che limita il cromatismo residuo

Lo stesso particolare ripreso senza filtro

Le immagini parlano meglio di qualsiasi parole in questi casi e quindi queste sono M42, per mostrare il contrasto dello strumento, e M45, la cosa piu' fastidiosa che possiate cercare di fare con un acromatico. Le pleiadi sono azzurre gia' per conto loro, se il cromatismo non e' ragionevole la situazione degenera rapidamente in disastro. Guardando queste foto io dico che questo telescopietto da 4 soldi e' sorprendente, almeno per questo tipo di applicazione.

M42 ripreso col Marte3 Antares - Camera ccd SE MX916 - filtro Celestron Giallo 12
fotogramma singolo composto da 1x5sec, 1x15sec, 10x60sec
NO dark/flat sottratti - LUNA di 3/4 - 5 gradi sottozero la sera di Natale...

M45 ripreso col Marte3 Antares - Camera ccd SE MX916 - filtro Celestron Giallo 12
L:9x60sec - R:4x60sec - G:7x60sec - B:9x60sec
NO dark/flat sottratti - LUNA di 3/4 - 5 gradi sottozero la sera di Natale...

Problemi

Al momento dell'acquisto c'erano due esemplari a disposizione, osservate le centriche di Altair da in mezzo a una strada trafficata con un ortho da 5mm e' emerso che uno dei due esemplari era sostanzialmente inutilizzabile, obbiettivo decentrato e pesantemente tensionato. L'altro esemplare invece ha mostrato centriche allineate e regolari anche se la figura di diffrazione mostra piu' dei due anelli di luce che mostra un apocromatico lavorato a lambda/10. La ripresa col ccd ha evidenziato un problema di illuminazione irregolare, il tubo di messa a fuoco e' scentrato e nella foto sotto c'e' la soluzione che ho trovato. Le due viti con la punta in legno spingono sul tubo di messa a fuoco e lo "allineano" al fascio ottico. Comunque nel visuale il difetto non emerge. Se la soluzione non vi piace con 10 milioni vi comprate un Televue Genesis 101 e sicuramente di questi problemi non ne avrete. Appena avro' 10 milioni vi assicuro che lo faro'...

Morale

Non e' detto che se costa poco faccia schifo per forza, dipende. Uno strumento come il Pentax 75 (o l'FSQ106 Taka, o un qualsiasi apo) va bene per qualsiasi applicazione. Ha campo piano per il 6x6, lavorazioni meccaniche di prim'ordine e regge ingrandimenti al doppio almeno del suo diametro. Uno strumento come questo va bene *solo* in certe circostanze ma quello che voglio dire e' che in *quelle* circostanze la differenza con un apo di pari diametro sono irrisorie. Campi larghi a bassi ingrandimenti e ripresa ccd a largo campo (dove comunque l'accoppiamento sec/pixel e' scandaloso per via della focale e non della qualita' dell'ottica), magari con camere di fascia media (una ST8 soffrirebbe di una drammatica vignettatura) possono essere settori di utilizzo in cui questi "cinesotti" possono dare qualche soddisfazione.