Prove di Telescopi
SKY WATCHER Newton 150/750 f/5

prova di S. Pellicciotti

INTRODUZIONE

Riflettore newtoniano di fabbricazione cinese da 150 mm e f/5 su montatura EQ3.2.

ASPETTO ESTERNO

Il tubo ottico si presenta di un bel colore blu scuro di sicuro effetto, realizzato in alluminio con bordo e fondo in ghisa. La lunghezza del tubo è di 67 cm con un’apertura di 18 cm.

Il tubo si fissa alla montatura tramite due anelli, manca quindi un attacco rapido.

La montatura è siglata EQ3.2 ben assemblata ma leggermente sottodimensionata per quest’ottica. Il treppiede è in alluminio ed è ben realizzato con una vaschetta porta accessori.

In dotazione al telescopio sono forniti un cercatore acromatico 6X30, due oculari Super da 10 mm Long Eye Relief e da 20 mm Wide Angle.

OTTICA

L’ottica dello Skywatcher 150EQ è di tipo Newton con uno specchio parabolico principale di 5,9” (150 mm) di diametro con una focale di 750 mm e uno specchio secondario di 35 mm di diametro corrispondenti ad un’ostruzione pari a 0,23. Le quattro razze che sostengono il secondario hanno uno spessore di soli 0.5 mm. Il fuocheggiatore ospita oculari da 31,8 mm ed è diviso in due parti di cui la più esterna amovibile, per raggiungere il fuoco nel caso della fotografia a fuoco diretto, e dotate entrambe di una filettatura T2.

MONTATURA

Lo strumento è fissato ad una montatura equatoriale alla tedesca denominata EQ3.2 motorizzabile in entrambi gli assi. La realizzazione è solida e l’asse polare è predisposto per accettare un cannocchiale polare opzionale. I due assi sono dotati di movimenti fini davvero dolci durante l’uso, ma i cerchi graduati sono scarsi. La montatura si è rilevata abbastanza stabile durante l’utilizzo con un tempo di reazione di 3 secondi. Il motore di A.R. si è rivelato adatto allo scopo, mentre quello di DEC. Appena sufficiente, occorrono infatti 15 secondi per invertire il moto su questo asse.

La pulsantiera di controllo è davvero spartana, permette di impostare l’emisfero nel quale si opera ed effettua l’inseguimento a 2X, 4X e 8X. Impossibile direi eseguire la fotografia al fuoco diretto con questa montatura che certo non sopporterebbe l’aggiunta del peso di un telescopio guida.

LA PROVA IN SINTESI
Condizioni della serata :
Temperatura : +6 °C
Vento : nessuno
Seeing (Antoniadi) : II
Trasparenza atmosferica : buona
Luna : frazione illuminata 0,527
Star Test
Aberrazione sferica : minima
Aberrazione cromatica : assente
Astigmatismo : assente
Coma : percepibile
Tensioni : assenti

Lo star test è stato eseguito su alcune stella a 375x ( oculare Plossl 4 mm + barlow 2x ) ed ha rilevato una leggera aberrazione sferica, comunque non fastidiosa, con una intrafocale meno definita. Leggermente più fastidioso il coma ai bordi del campo, forse da imputare alla non eccelsa qualità ottica dell’oculare da 20 mm dotato di soli tre elementi ottici.

LA PROVA SUL CAMPO

Il comando di messa a fuoco è risultato un po’ duro dando quindi vita a diverse oscillazioni durante l’operazione eseguita ad alti ingrandimenti. Positivo invece la vite di blocco di messa a fuoco.

Il cercatore si è dimostrato quasi inservibile tante sono le aberrazioni di cui è affetto.

DEEP-SKY: con l’oculare da 20 mm (37,5x) ed il filtro nebulare Meade a banda larga ho osservato la Nebulosa di Orione (M42) davvero splendida, le Pleiadi (M45) e le Iadi sono spettacolari, con le prime che entrano completamente nel campo inquadrato con le stelle puntiformi, il Presepe (M44) offre una splendida visione d’insieme ed infine la Galassia di Andromeda (M31), stavolta senza filtro, davvero impressionante.

LUNA: con il nostro satellite con un’età di 7 giorni mi sono potuto spingere fino a 357x con un oculare Plossl ed una barlow 2x ed in aggiunta il filtro Baader Contrast Booster raggiungendo un elevato contrasto e definizione dei particolari.

GIOVE: a 200x con oculare Super Plossl da 7,5 mm, barlow 2x con l’ausilio di un filtro giallo W12

Ho ottenuto un’immagine sufficientemente nitida e contrastata tale da mostrare diverse bande. Impossibile andare oltre causa scadimento delle immagini.

SATURNO: sempre a 200x con filtro giallo W12 la divisione Cassini era evidente solo ai bordi, nessuna sfumatura sul disco, ma ho potuto osservare Titano insieme con altri tre satelliti.

CONCLUSIONI

PRO: eccellente luminosità, grande campo, aberrazione sferica non fastidiosa, buoni materiali utilizzati. Otticamente valido per il deep-sky, ma che dà molte soddisfazioni sulla luna. E’ una valida alternativa ai rifrattori rich-field f/5 come il 102/500 o il 120/600 in virtù di un’apertura maggiore.

CONTRO: montatura appena sufficiente che ne limita le possibilità (pensiamo alla fotografia al fuoco diretto), coma percepibile forse superabile con l’impiego di oculari dal migliore schema ottico. Sicuramente non è il telescopio con cui impressionare gli amici nell’osservazione planetaria.

Il costo, incluso la motorizzazione, è pari a € 610, ben spesi, a patto che non ci si aspetti risultati eccezionali sui pianeti.