Prove di Telescopi
INTES MICRO MakNewton 180mm f/8

prova di Sandro Nardella

L’INIZIO

Dopo un periodo tirocinante sull’oculare di un C8 (Schmidt Cassegrain 8”) , ho capito, vuoi per il sito di osservazione e per l’inquinamento industriale e luminoso, che la mia strada doveva essere sui pianeti. Amante del Deep Sky da sempre ,e non potendo essere per brevi ma sensati periodi in luoghi come Col del Nivolet e Prato Nevoso (La Balma), mi sono dovuto “accontentare” dei miei tre balconi cittadini attrezzati come da un “folle” del condominio.

Il C8 incominciava ad andarmi stretto per via della mia nuova “aspirazione” e per la sua etichetta di tuttofare il che mi dava uno strumento ottimizzato si.....ma per che cosa??? Non credo piu’ negli strumenti tuttofare. Ho imparato a credere nella qualità!!! Certo la qualità la paghi, pero’ NON stanca e NON delude MAI.

LA PICCOLA TEORIA

Le stelle viste al telescopio sono dei punti .

Un immagine è formata da infiniti (per via della vastità) punti.

Per vedere un’immagine nitida di qualsivoglia natura è necessario che i punti che compongono l’immagine siano a loro volta nitidissimi e ben incisi. Per far cio’ l’ottica deve essere di ottima qualità per rispecchiare quanto sopra esposto.

Domanda: quale configurazione ottica riesce ad avvicinarsi al modello ideale di immagine nitidissima??

Sicuramente il rifrattore apo (esente ,in primis, da aberrazione cromatica che allarga il disco di airy) la fa da padrone in questo campo, ma a volte il diametro compromette il dettaglio cosa di non poco conto se si è decisi per l’imaging planetario o l’osservazione dei dettagli minuti.

Quale altra configurazione ottica si “avvicina”??

I Newton a lungo fuoco con ostruzioni ridottissime <20%. Il prezzo da pagare è nella turbolenza interna che essendo un tubo aperto certamente non aiuta.

Un Newton chiuso??

Si un catadiottrico, che con ostruzione <20% garantisce nitidezza, e immagini tranquille e con la stessa configurazione di un apo ti permetti un diametro almeno doppio!!!

LA SCELTA

Ho pensato: “Se devi valutare uno strumento planetario,.........che lo sia fino in fondo!!!!”. Requisiti: ottica di qualità elevata, ostruzione =<20%, diametro vicino a 8”. Vista la mia attività di osservatore e itinerante imagers planetario dopo varie analisi e compromessi e prove (mi hanno prestato per un mese un ottimo Maksutov Newton Intes MN61) ho valutato seriamente l’acquisto di un ottica russa.Gli apo costicchiano e sinceramente non sarei sceso sotto i 5” i quali già di per se vanno sui 4-5000 euro solo tubo ottico!!.

Per non sentire la mancanza dei fatidici “8” pollici ho deciso a priori per un diametro similare.

Ho dovuto attendere diversi mesi per riuscire ad avere “traccia” del fatidico Maksutov Newton 180mm F6 deluxe marchiato Intes (inizialmente) .

Il motivo di tale “assenza” me lo sto chiedendo ancora adesso.

Aziende con tanto di sito e promesse di magazzini infiniti , mi hanno procurato diverse arrabbiature seguite da tante disdette per il materiale deciso per l’acquisto.

Finalmente qualcuno piu’ serio , dalle parti di Venezia, è emerso regalandomi la possibilità di avere questo bellissimo strumento (l’usato non esiste e si vende tramite conoscenze!!),ma marchiato Intes Micro.

IN DETTAGLIO

Che dire di questo Intes Micro MN76.......FANTASTICO!

Si presenta con un rinnovo del look , bordi smussati e finiture da.......vero “occidentale”. Qui un plauso ai russi che attenti alle esigenze anche estetiche cercano di accontentare il “nuovo” popolo planetario. Ma tutto cio’ e nulla in quanto il vero motivo che entusiasma è quello che c’è dentro.

Il tubo verniciato di un bianco panna ospita internamente 7 diaframmi a lama di rasoio situati equidistantemente nell’interno egregiamente opacizzato e una serie di piccoli semidiaframmi contrapposti al gruppo focheggiatore i quali insieme ai primi tolgono il fiato a qualsiasi riflessione che decide di disturbarvi la visione.

Il menisco si presenta con un trattamento antiriflesso di colore ambrato scuro, che di notte diventa...quasi nero!!. Spicca la piccola ostruzione di 36mm (20%) il che ti garantisce un eccellente contrasto e immagini quasi da rifrattore (molto calme). Inoltre la cella che lo ospita è forata sui bordi per permettere all’aria (opportunamente filtrata) di accedere all’interno facilitando il famoso cool down (stabilizzazione termica interna)

Sia il primario che il secondario sono registrabili ed in particolare sul primario ci sono le funzionali coppie di viti (una tira e l’altra spinge). Il primario inoltre è inciso al centro per agevolare la collimazione (se è planetario per avere il massimo devi avere la collimazione al top) la quale realizzo con un collimatore Laser a singolo raggio . (Gli specchi sprovvisti di incisione al centro, devono utilizzare il Laser con proiezione oleografica , moooolto piu’ costoso!). E’ agevole questa operazione anche con un oculare Chesire, ma non ho esperienze in merito in quanto non posseduto.

Il focheggiatore è un derivato Crayford, in quanto l’operazione di focusing avviene tramite alcuni cilindri (3) inseriti tra di loro come una “matrioska” i quali danno un’orientamento grossolano dell’operazione ma che poi vengono finemente portati sul piano focale dall’accoppiamento vite senza fine - rullo .

Il punto debole “sentito” da molti per i Maksutov Newton è la stabilizzazione termica dell’ottica, ovvero la difficoltà ad arrivare in fretta al “fatidico” cool-down. L’intes Micro ha pensato bene di dotare il tubo in questione di una ventola montata posteriormente che agevola l’entrata dalla cella del menisco. Personalmente ritengo questa scelta ottimale in quanto l’aria circolante ,forzata dalla ventola posta dietro il primario, circola sulle pareti e non ostacola o deturpa il cammino ottico, a differenza di altri Mak-New “assemblati” che dotati sempre di ventola laterale al tubo forza diagonalmente (rispetto al segnale ottico) incidendo leggermente sulla tranquillità delle immagini.

Il tubo,inoltre è corredato da due robusti anelli porta-ottica che tramite due agevoli manopole orientano il tubo nella situazione piu’ congeniale. A fine della dotazione viene inserito un cercatore da 50mm (stupendo) con ingrandimento non dichiarato (forse 12x) e con messa a fuoco indipendente . In pieno giorno ho osservato linee diritte (muri, balconi etc...) rendendomi conto dell’ottima qualità dello stesso (saturazione dei colori, aberrazioni geometriche ... etc..).

LE PRESTAZIONI

Premessa.

(L’ottica è in mio possesso da tre settimane!!)

Il seguente test è stato fatto sulle stelle e sulla luna, in quanto il periodo non permetteva prove oggettive sui vari pianeti (Giove , Saturno , ... ...) .Tali prove le introdurrò come un update prossimamente quando si verificheranno le condizioni ottimali.)

In una serata adatta ho rilevato quanto segue:

Aberrazione sferica: assente

Aberrazione cromatica: assente

Coma : leggero sui bordi

Immagini intra ed extra identiche. Incisissime e con anelli infiniti divisi da un filino nero.

L’ottica è dichiarata dal costruttore ad 1/7 ptv ma ho visto personalmente dal rivenditore che vendeva ottiche in versione deluxe (Mak-Cas) garantite ad 1/8 ptv che erano poi certificate addirittura ad 1/10 ptv (con l’interferometro .....e non a occhio con il reticolo dei ronchi!!!!), quindi non mi stupirei di trovare ottiche non deluxe piu’ “alte” del normale .

E presto le “basi” di tale informazioni attinte dallo star test hanno avuto l’esito, con quanto segue:

Luna: Con seeing II/III ho impiegato un 6mm con una barlow 2x apo, le immagini restano eccellenti (380x!!!!). Con il C8 (ne ho avuti due!!) mi ricordo che con seeing similare non superavo i 200x. Pur essendo 2cm piu’ piccolo del C8....è su un’altro pianeta. Uno spettacolo goduto per diversi giorni e su tutte le formazioni lunari, riscontrando poi con facilità parecchi dettagli che non sono presenti nell’ atlante del Rukl. Incisione che rende lo spettacolo 3D. Non sono riuscito ad andare oltre con gli ingrandimenti per via dell’assenza della Powermate 5x in ordine che a breve prenderà posto fra i miei accessori. Ma statene certi che vi informero’ anche sulle mie impressioni ad ingrandimenti impossibili .

In conclusione, se siete amanti dell’alta risoluzione e non volete vendere la vostra BMW per comprarvi un apo della stessa apertura, e volete andare sul sicuro o parlate russo e andate a comprarvelo in Russia o vi mettete in fila per comprarvi uno di questi “gioellini”, si perchè se non avete capito c’è la possibilità di aspettare mesi prima di poter guardarci dentro.

Quindi armarsi di pazienza e.................dasvidanja!!;-))